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I bimbi donano a Gaffeo le regole delle parole non ostili

L'Istituto Comprensivo 2 ha siglato un manifesto con regole ben precise

I bimbi donano a Gaffeo le regole delle parole non ostili

“Si è ciò che si comunica…”. L’Istituto Comprensivo Rovigo 2, già dallo scorso anno - e per primo nella provincia di Rovigo - ha deciso di firmare il “Manifesto della comunicazione non ostile”.

Il Manifesto è una iniziativa di Parole O_Stili, associazione no profit impegnata a responsabilizzare ed educare gli utenti della Rete a scegliere forme di comunicazione non ostile e si rivolge a tutti i cittadini consapevoli del fatto che “virtuale è reale”, e che l’ostilità in Rete ha conseguenze concrete, gravi e permanenti nella vita delle persone.

Gli studenti delle scuole dell’Ic Rovigo 2 condividendo il manifesto avranno la responsabilità di promuoverne i principi e diffonderli in rete.

A dimostrazione dell’impegno dell’Istituto contro il bullismo e il cyberbullismo anche quest’anno il 7 febbraio in rappresentanza dell’Ic Rovigo 2 una classe quarta della scuola Donatoni è stata accolta dal sindaco di Rovigo Edoardo Gaffeo e ha consegnato il simbolico nastro blu e, per la prima volta, anche il Manifesto della comunicazione non ostile.

Il Comune ormai da anni promuove azioni contro il bullismo e il cyberbullismo e Palazzo Nodari si illumina di blu in occasione della giornata di sensibilizzazione.

Questi i punti del Manifesto:

1. Virtuale è reale. Dico e scrivo in rete solo cose che ho il coraggio di dire di persona;

2. Si è ciò che si comunica. Le parole che scelgo raccontano la persona che sono: mi rappresentano;

3. Le parole danno forma al pensiero. Mi prendo tutto il tempo necessario a esprimere al meglio quel che penso;

4. Prima di parlare bisogna ascoltare. Nessuno ha sempre ragione, neanche io. Ascolto con onestà e apertura;

5. Le parole sono un ponte. Scelgo le parole per comprendere, farmi capire, avvicinarmi agli altri;

6. Le parole hanno conseguenze. So che ogni mia parola può avere conseguenze, piccole o grandi;

7. Condividere è una responsabilità. Condivido testi e immagini solo dopo averli letti, valutati, compresi;

8. Le idee si possono discutere. Le persone si devono rispettare . Non trasformo chi sostiene opinioni che non condivido in un nemico da annientare;

9. Gli insulti non sono argomenti Non accetto insulti e aggressività, nemmeno a favore della mia tesi;

10. Anche il silenzio comunica. Quando la scelta migliore è tacere, taccio.

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