Corpo nel Bacchiglione, si indaga per omicidio

Nelle acque del Bacchiglione, a Padova, in zona Brusegana, è stato ritrovato il cadavere di un uomo di circa 30/40 anni: si sospetta un omicidio. Il corpo è stato trovato lungo la riva vicino al cavalcavia della tangenziale e a pochi passi da un sentiero podistico frequentato, a circa 100 metri dall'aeroporto civile "Allegri". Le braccia del cadavere erano rigide e puntavano verso il cielo, con tagli profondi e contusioni sul volto e sul torace, suggerendo una morte violenta. Lo riferisce il quotidiano Il Mattino di Padova.

Nella mattinata del 6 marzo, il cadavere è stato identificato come quello di un uomo di 40 anni di origini tunisine, che presentava ferite non letali al volto e all'addome. Sul posto sono intervenuti la Squadra Mobile, il sostituto procuratore Sergio Dini e il medico legale che ha compiuto una prima ricognizione sul corpo, seguita da un'ipotizzabile autopsia.

La scoperta del cadavere è stata fatta da un passante, il cui cane ha fiutato la traccia dello sconosciuto incagliato tra i rovi sulla riva del fiume. Immediata la chiamata al 113, seguita dall'arrivo della polizia e dei vigili del fuoco. Grazie all'intervento di due sommozzatori, il corpo è stato recuperato e portato a riva dove è stata effettuata la constatazione del decesso da parte del medico legale, con la presenza della polizia scientifica per i rilievi.

Non avendo documenti di identità, è stato difficile ricostruire la vicenda. Tra i pochi dettagli emersi, gli indumenti che indossava al momento della morte: una camicia scura, jeans blu strappati alle ginocchia e un paio di scarpe sportive di marca "Newbalance" modello 574, sempre di colore blu. Sul volto e sul torace dell'uomo sono state trovate lacerazioni e ferite profonde che potrebbero aver causato il decesso. La polizia non esclude nessuna pista, dal regolamento di conti ad una lite finita male.

La zona del ritrovamento non è residenziale, il che rende difficile ricostruire quanto successo. La polizia sta cercando di risalire all'identità della persona morta con le impronte digitali contenute nella banca dati.