Cerca

VERSO L'8 MARZO

"Parità salariale, la vera priorità"

L'intervento di Diva Tosi, vicesegretaria provinciale del Pd

Parità salariale, ora si può

"Mai come oggi la giornata internazionale della donna deve ispirarsi a sentimenti di pace e di solidarietà, ma deve anche ricordare  che la parità di genere è ancora lontana, nonostante gli innegabili cambiamenti culturali avvenuti grazie alle lotte di emancipazione
fatte nel tempo delle nostre nonne e delle nostre mamme. Le donne ogni giorno si trovano a dover affrontare situazioni di difficoltà e pericolo a causa di violenze che non sono soltanto fisiche, ma anche psicologiche, coercitive, di privazione della libertà o economiche".

Lo spiega Diva Tosi, vicesegretaria provinciale del Pd, che interviene sulla Giornata della donna. "L’Osservatorio Indifesa - ha proseguito la sua analisi - ha pubblicato un dato allarmante che rende chiaro lo stato di fragilità che versa il tessuto sociale femminile, 4 ragazze su 10 hanno subito
violenze fisiche, psicologiche, sessuali o verbali e molto spesso avvenute in ambito familiare. Credo fortemente che sia fondamentale per arrivare ad una vera parità fra i sessi contrastare la violenza economica che purtroppo troppe donne vivono e che non le rendono libere nelle proprie scelte".

"Questo è un problema troppo spesso sottovalutato, ma da sempre caro al Partito Democratico che ha lavorato per proporre e, successivamente,
fare approvare, all’unanimità, la legge sulla Parità Salariale, un passo importante ma di certo non risolutivo per una vera emancipazione economica. Sottolineo questo perché nonostante nel territorio italiano la percentuale di donne laureate è maggiore di quella degli uomini i ruoli apicali ricoperti dalle donne sono meno del 30%".

"Non da meno a parità di mansione mediamente l’uomo guadagna circa il 20% in più rispetto alla donna. In Italia solamente una donna su due lavora e di queste una grande percentuale con contratti
part-time e non per libera scelta. Concludo facendo mie le parole del nostro Capo dello Stato Sergio Mattarella “sostenere e rispettare la condizione femminile, ascoltare le donne vuol dire, in realtà, rendere migliore la nostra società per tutte per tutti”.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400