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La sentenza

Coltiva canapa light, il giudice lo assolve

Troppo complessa la norma "errore incolpevole"

“Così si fa un favore ai criminali”

La normativa sulla coltivazione di cannabis è diventata particolarmente complessa e oscura, tanto che un giudice ha assolto un agricoltore della provincia di Verona di 47 anni scoperto a coltivare canapa light.

L'uomo era accusato di detenzione ai fini di vendita di marijuana con un principio attivo fino allo 0,58%. La sostanza era stata sequestrata. Ma per il gip di Verona l'attività è legittima. La decisione viene motivata così: "La legislazione è oscura per chi come l'imputato non si intende di diritto".  In questo caso, dunque, il principio della normativa penale secondo cui  "ignorantia legis non excusat" (la mancata conoscenza della legge non giustifica il reato).
 
Una norma estremamente complessa e ad "ingarbugliare" la materia è intervenuta una sentenza della Cassazione. Sta di fatto che per chi non è un giurista comprendere la linea di demarcazione tra la coltivazione, autorizzata e lecita, di canapa indica e l’attività punita dall’articolo 73 del dpr 309/1990 (che riguarda la detenzione ai fini della cessione di sostanza stupefacente) è estremamente complesso. E quindi sbagliare nell’interpretazione è "un errore incolpevole".

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Commenti all'articolo

  • diduve

    10 Marzo 2023 - 21:11

    E' una pianta come un'altra.

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  • frank1

    10 Marzo 2023 - 14:35

    e dire che una volta si diceva:la legge non conosce ignoranza..gia'..una volta.ora è tutto lecito...

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