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ORRORE AD ARIANO

La giovane mamma è morta: uccisa con uno sparo

Giallo fitto, non si trova l'arma e si deve capire cosa sia accaduto

Le speranze sono finite. E' stata dichiarata morta nel pomeriggio di mercoledì 29 marzo, la giovane mamma, sui 40 anni, di nazionalità marocchina, ferita in maniera gravissima da un colpo di arma da fuoco al capo nel pomeriggio della giornata precedente, nell'abitazione di famiglia. Ne dà conferma l'agenzia di informazione Ansa.

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Le sue condizioni, del resto, erano apparse da subito disperate. L'accaduto ha, al momento, tutti i connotati di un vero e proprio giallo. Non si trova l'arma che avrebbe esploso il colpo, nonostante le ricerche condotte sia nella nottata che in mattinata. E non si sa chi possa avere esploso lo sparo, né, a maggior ragione, il perché. Tutte circostanze sulle quali stanno indagando i carabinieri, coordinati dalla Procura.

Al momento la mancanza dell'arma porta ad escludere la pista del suicidio anche se, come detto, tutto è in divenire.

A confermare la tragedia, anche la nota della Procura. "Il Procuratore della Repubblica di Rovigo, dott.ssa Manuela Fasolato, comunica per una corretta informazione stante la rilevanza pubblica della notizia nel rispetto della normativa in materia, che in relazione al decesso avvenuto in data odierna 29/3/2023 di una donna, madre di due minori e di origine marocchina, a seguito di  ferimento alla testa presumibilmente a causa di un proiettile avvenuto in data 28/3/2023 in Ariano Polesine, la Procura della Repubblica di Rovigo procede  contro ignoti in fase di indagini preliminari per il reato, formulato allo stato e in ipotesi accusatoria, di cui all’art. 575 c.p. (omicidio)".

"Precisa altresì che i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Rovigo sono intervenuti ieri verso le ore 19 presso il presidio ospedaliero di Rovigo ove, alle precedenti ore 17,46, era stata trasportata, a mezzo autoambulanza, H.R. 31enne cittadina marocchina residente ad Ariano Polesine, per una grave lesione alla testa con possibile causa violenta. La donna, non cosciente, veniva ricoverata - in prognosi riservata - presso il reparto rianimazione del citato ospedale. Contestualmente i Carabinieri della Compagnia di Adria e della Stazione di Ariano Polesine, supportati da quelli del citato Nucleo Investigativo, intervenivano presso l’abitazione della donna, dove – sotto la direzione della Procura della Repubblica di Rovigo– effettuavano accertamenti e rilievi tecnici a cura della squadra rilievi del Nucleo Investigativo".

 "La Procura della Repubblica disponeva il sequestro dell’immobile in cui era avvenuto il fatto, nonché di materiali ritenuti pertinenti al reato ipotizzato al fine di verificare, mediante accertamenti tecnici, la dinamica del ferimento. Sono tuttora in corso indagini delegate ai Carabinieri di Rovigo per ulteriori approfondimenti investigativi".

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