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IL GIALLO DI ARIANO

Il sorriso di Rkia, spento da uno sparo alla testa

Ore importanti di lavoro per gli inquirenti che indagano per omicidio

Il sorriso di Rkia, spento da uno sparo alla testa

 Gentile, solare, amichevole ma molto riservata. Non usava l'auto né aveva la patente. Rkia Hannaoui se n'è andata con un colpo di arma da fuoco alla testa, un foro piccolo, talmente piccolo che inizialmente i medici del Suem non lo hanno notato. E' stata la Tac, nel reparto di Rianimazione di Rovigo, dove è arrivata in ambulanza il 28 marzo, che ha riscontrato il proiettile dento al cranio. 

L'allarme è stato lanciato da Giacomo Stella, il vicino di casa e proprietario dell'appartamento, che in un'intervista televisiva ha dichiarato che attorno a lei non c'era niente e che è stato solo girandola che ha notato del sangue all'altezza della nuca. Come se le avessero sparato alle spalle.

Sono ore delicatissime per gli inquirenti che stanno indagando per omicidio, coordinati dalla Procura della Repubblica di Rovigo. La donna di origini marocchine è stata trovata riversa a terra in cucina con un proiettile in testa, dichiarata morta da una commissione medica 24 ore dopo il ritrovamento.

Così si è spento il sorriso di questa mamma di due bimbi, di 8 e 11 anni. Sono stati loro a dare l'allarme "Aiuto, la mamma sta morendo". "Pensavo che avesse battuto la testa, non sapevo altro. Quando l'ho girata, invece, ho visto il sangue". L'arma del delitto non sarebbe stata ancora trovata. 

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