Cerca

Tribunale

Maltrattava la figlia, nei guai un insegnante di religione

L'uomo, cinquantenne, potrebbe patteggiare, sequestrati 200mila euro per il risarcimento

“Stuprata mentre sta male” l’amico affronterà il processo

Il reato contestato era quello di maltrattamenti

Maltrattamenti e lesioni aggravate verso la figlia. Sono le accuse che la procura di Rovigo muove a un padre di famiglia, di professione insegnante di religione in una scuola media della provincia di Padova. Lo riporta il Mattino di Padova.

Sofferenze fisiche e morali, sono le accuse contestate all'uomo, che culminano con un’aggressione avvenuta il 24 luglio 2021. In quell’occasione era entrato alle 5 del mattino nella stanza della ragazza, arrabbiato perché aveva spento il ventilatore. L’aveva strattonata e costretta con pugni e schiaffi ad entrare in doccia. Verso le 13, per punirla per non essersi tagliata le unghie, l’aveva presa per il collo dandole dei ceffoni in testa fino a quando non era stato fermato da un familiare. La ragazza era finita al Pronto soccorso, poi dimessa con una prognosi di 15 giorni per «lesioni diffuse agli arti da percosse per violenze domestiche».

In precedenza le cose non andavano meglio, con il padre che le riservava sofferenze fisiche e morali percuotendola e offendendola sistematicamente. Quando frequentava la prima superiore la picchiava, senza motivo, obbligandola ad uscire dalla doccia dove si rifugiava per l’ossessione per la troppa igiene personale. In una occasione le aveva fatto perdere l’equilibrio e cadendo aveva sbattuto la testa contro un porta abiti. Per dei disturbi dei quali soffriva la rimproverava abitualmente arrivando a picchiarla in molte occasioni.

I legali hanno ottenuto il sequestro conservativo di circa 200 mila euro dal patrimonio del padre a titolo di risarcimento danni. 

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400