VOCE
ROVIGO
21.04.2023 - 11:52
Guardia di Finanza
Il contrasto all’abusivismo commerciale, alla contraffazione dei prodotti e la tutela del made in Italy rappresenta da sempre una delle principali missioni istituzionali della Guardia di Finanza.
"La violazione di un diritto di proprietà intellettuale - spiega infatti la nota stampa della Finanza - compiuta attraverso la riproduzione illecita di un bene e la relativa commercializzazione come se fosse l’originale, rappresenta un enorme danno al titolare di quel diritto, che ha investito risorse economiche ed umane per realizzarlo. Il concetto di contraffazione racchiude, quindi, le condotte illecite di produzione non autorizzata e commercializzazione di merci che recano un marchio identico ad un marchio registrato, compresa la produzione di beni che costituiscono riproduzione illecita di prodotti coperti da copyright. Il fenomeno arreca enormi danni all’economia legale, incidendo profondamente su interessi sia pubblici che privati. Inoltre, i prodotti contraffatti, fabbricati al di fuori dei canali legali, sviliscono il marchio e non garantiscono il rispetto degli standard di produzione e conformità stabiliti a livello nazionale ed europeo, con evidenti possibili riflessi negativi in termini di sicu-rezza del consumatore. Un ruolo di primo piano è oggi rappresentato dal web, enorme vetrina su cui è possibile trovare qualunque cosa".
"In tale contesto, su sollecitazione del Comando Provinciale di Rovigo, sono state intensificate le attività investigative nel comparto e in particolare scandagliando il Web con lo scopo di individuare fenomeni illeciti della specie. A seguito degli accertamenti svolti dai Finanzieri del Gruppo di Rovigo e della Tenenza di Lendinara è stata quindi individuata una persona che aveva avviato una fiorente attività di commercio di materiale sportivo esclusivamente in forma E-commerce, con sede nell’alto Polesine. Fra l’altro, raffrontando gli elementi certi raccolti con le dichiarazioni presentate, è risultato evidente che l’attività commerciale, in base ai primi elementi raccolti e in ipotesi accusatoria, è apparsa essere svolta in assenza delle prescritte dichiarazioni fiscali".
"In possesso di questi forti elementi di evasione, sulla base della normativa fiscale, è stata richiesta e ottenuta dalla Procura della Repubblica l’autorizzazione all’accesso domiciliare finalizzato a reperire prove ed elementi per la ricostruzione del reddito sottratto a tassazione. In quella sede i Finanzieri hanno, quindi, reperito le informazioni a conferma del commercio di materiale sportivo senza che per ciò fossero state corrisposte le imposte dovute ma hanno anche trovato 305 capi di abbigliamento con marchi contraffatti oltre a numerosi loghi in stoffa pronti per essere applicati sui capi, riportanti noti marchi di respiro mondiale".
"Infatti, interpellati immediatamente i referenti nazionali dei marchi interessati, questi hanno confermato la difformità di quanto rinvenuto rispetto ai prodotti a marchio originale. A fronte degli elementi raccolti, i militari hanno quindi proceduto al sequestro penale di quanto rinvenuto in violazione, in ipotesi accusatoria, degli artt. 473 (contraffazione, alterazione o uso di segni distintivi di opere dell’ingegno o di prodotti industriali), 474 (commercio di prodotti con segni falsi) e 648 c.p (ricettazione) con conseguente denunzia del responsabile".
"Il procedimento è nella fase delle indagini preliminari e il sequestro probatorio d’iniziativa (art. 354 c.p.p) eseguito dalla Guardia di Finanza è stato convalidato dalla Procura della Repubblica di Rovigo. Dal punto di vista fiscale prosegue in parallelo l’attività di accertamento per suffragare l’ipotesi accusatoria della evasione fiscale sia sul versante IVA che su quello II.DD. i cui esiti verranno valutati dagli Uffici Finanziari".
"Interventi della specie testimoniano il costante sforzo esercitato dalla Guardia di Finanza nel garantire un efficace controllo economico del territorio attraverso il quale è possibile tutelare i consumatori, assicurando che sul mercato arrivino prodotti salubri e controllati. In tal modo vengono contrastate tutte le forme di illegalità che inquinano il corretto funzionamento dell’economia legale e del mercato, creano concorrenza sleale e danneggiano gli imprenditori rispettosi delle regole".
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