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VENETO

Massacrato alla festa, 16enne gravissimo

Ha un trauma devastante alla testa

"Niente gay, in famiglia": spaccano le ossa al 16enne

Una serata di divertimento tra amici in una discoteca della provincia di Padova si è trasformata in un'aggressione brutale, con un sedicenne che ha riportato gravi lesioni alla testa. Il giovane è stato sottoposto a un'operazione d'urgenza per un esteso ematoma e attualmente si trova ricoverato in Terapia Intensiva, anche se non sono stati riscontrati danni neurologici. I medici sono tuttavia preoccupati per una frattura cranica. I carabinieri della stazione di Camposampiero stanno attualmente indagando sull'incidente.

L'episodio si è verificato nella notte tra sabato e domenica durante una festa studentesca presso la discoteca Storya, situata in via Tremarende 35, a Santa Giustina in Colle. L'esatta dinamica dell'incidente e se sia avvenuto all'interno o all'esterno del locale è ancora oggetto di indagine da parte delle autorità. Secondo le prime testimonianze, sembra che una violenta rissa abbia avuto luogo, causando anche ferite lievi ad altri due ragazzi.

Gli amici del sedicenne hanno raccontato che all'interno del locale erano entrati alcuni individui che stavano provocando gli altri presenti e che erano in possesso di oggetti contundenti. La situazione è degenerata rapidamente, passando dalle parole alle azioni fisiche, con il sedicenne e alcuni dei suoi amici che sono stati presi di mira. Verso le 3 del mattino, il gruppo ha lasciato la discoteca, con un amico alla guida secondo gli accordi presi precedentemente con le rispettive famiglie.

Una volta tornato a casa, il sedicenne ha accusato un malore improvviso. Il padre, sconvolto, ha raccontato: "Quando è entrato in casa, all'incirca alle 4, mio figlio è andato subito a letto. Dopo un quarto d'ora l'ho sentito lamentarsi e sono andato a vedere cosa avesse. Era a pancia all'ingiù e quando si è girato ho visto il viso e le labbra gonfie. Diceva di avere tanto mal di testa e mal di pancia. Ho subito chiamato il 118: l'ambulanza ha portato mio figlio all'ospedale di Padova. Abbiamo atteso che gli facessero una Tac e l'esito è stato di un grosso ematoma nella parte parietale destra del capo; andava rimosso subito, mio figlio stava rischiando la vita".

Secondo il chirurgo che ha operato il ragazzo, l'intensità del colpo ricevuto è stata superiore a quella di un pugno, il che fa presumere l'uso di un oggetto contundente come una bottiglia. Il padre ha aggiunto: "È possibile sia stata usata una bottiglia di vetro o un bastone. Io non voglio accusare nessuno, i fatti spero verranno chiariti e spero mio figlio si riprenda presto."

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