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L'ULTIMO SALUTO

In tanti all'addio a Paolo Tiribello

E' morto a 63 anni per un male incurabile

In tantissimi si sono ritrovati oggi pomeriggio per l’ultimo saluto a Paolo Tiribello, eclettico artista e autore di poesie, nativo di Boara Polesine ma residente a Badia Polesine, la sua seconda terra. Alla celebrazione, oltre alla sua numerosa famiglia composta da tanti fratelli e una sorella, ovvero Vania, Antonio, Andreino, Alberto, Marco, hanno partecipato anche moltissimi amici, colleghi e conoscenti che trovavano in Paolo una persona mite e al contempo creativa, sempre disponibile e con una personalità originale.
A celebrare le esequie i sacerdoti delle sue due parrocchie di riferimento: don Daniele Donegà per Boara e don Alex Miglioli per Badia.
Durante l’omelia, don Daniele ha ricordato la mitezza di Paolo Tiribello, scomparso a soli 63 anni per un male incurabile, ma soprattutto ha ricordato la sua opera artistica: “Quando abbiamo saputo della scomparsa di Paolo, è stato un duro colpo per tutti. Lo conoscevo bene per la sua passione per la poesia, che condividevamo insieme. È venuto a presentare le sue opere poetiche sia quando mi trovavo in altre parrocchie, sia qui a Boara. Lo abbiamo potuto apprezzare lo scorso dicembre, alla vigilia della Immacolata, per la presentazione della sua ultima opera letteraria ovvero Ave Maria Stella con la quale ha tratteggiato, in versi, la figura di Maria, madre di Cristo. Era una persona generosa: io sono collezionista di opere e ricordo di quando mi donò un suo quadro originale. Con le sue opere dava anche parola agli ultimi, mi viene in mente ad esempio il titolo di un suo lavoro, Anime scartate, che proprio di questo parla. Ha dimostrato quindi una grande attenzione nei confronti degli altri e di chi non ha voce”.
Durante la celebrazione, ci sono stati gli interventi musicali e canori di Gabriele Busin all’organo, giovane musicista di 17 anni e del tenore Federico Donegatti che ha proposto alcuni dei brani che venivano interpretati durante le ultime presentazioni del libro di Tiribello. Sempre durante la celebrazione, è stato letto un brano da lui composto presente nella sua ultima raccolta da Giorgia Brandolese.
Lascia un vuoto incolmabile in due comunità, nei tanti familiari e amici che lo conoscevano, nelle scuole dove per tutta la vita ha lavorato come collaboratore scolastico, nel mondo dello sport come ex preparatore atletico, nella cultura come poeta e artista affermato e riconosciuto.

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