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ROVIGO

"Massima sorveglianza su bonus e Pnrr"

Parla il comandante provinciale della Guardia di finanza

"Massima sorveglianza su bonus e Pnrr"

I contributi all’edilizia, i vari bonus che in questi anni sono stati croce e delizia per molti privati, per i professionisti, per le banche e per le amministrazioni, sono stati anche una “gatta da pelare” per la Guardia di Finanza, che ha vigilato sulla corretta destinazione di questi fondi pubblici, nati con lo scopo di muovere il mercato dell’edilizia, di mettere a norma il più possibile il “parco immobili” italiano e di creare sviluppo.

Il rovescio della medaglia lo racconta la cronaca di questi giorni: nel Veneto (l’ultima frode del superbonus da 27 milioni è oggetto di un’indagine delle Fiamme Gialle a Treviso, 10 arresti a Verona) e a Rovigo, dove la Guardia di Finanza coordinata dalla procura di Rovigo, ha eseguito tre arresti e tre milioni di sequestri per una frode relativa al bonus facciate. “Perché se è possibile, i reati più riprovevoli sono quelli che attentano alla spesa pubblica”, sottolinea il colonnello Antonio Morelli, guida del comando provinciale della Guardia di Finanza di Rovigo.

In questi anni le assegnazioni e gli aiuti pubblici sono stati e saranno notevoli. Il reddito di cittadinanza, i bonus edilizi e ora il Pnrr. Un lavoro notevole anche per voi che vigilate sulla legalità...

“Le menti criminali sono purtroppo sempre in azione e laddove ci sono fondi pubblici e milioni, c’è sempre chi tenta di approfittarne. La Guardia di Finanza con la stretta collaborazione e il supporto della locale procura sta cercando di contrastare al massimo questo tipo di frode. Ci stiamo rendendo conto che è un danno notevole per l’economia, per il Paese e per i cittadini. Attualmente abbiamo già recuperato 3 milioni di euro nelle ultime indagini che abbiamo avviato e che sono oggetto di una misura cautelare da parte del giudice per le indagini preliminari. Indagine che pare avere ulteriori sviluppi”.

I bonus erogati in questi anni, hanno lo scopo di dare un’accelerata all’economia italiana. Quanto frena la tendenza a frodare lo stato?

“Ha frenato e frena eccome. In Veneto parliamo di circa 100 milioni di euro per le frodi dei bonus edilizi. Noi come comando abbiamo concentrato molto le forze a contrastare possibili frodi al Superbonus, che sebbene abbia più livelli di controllo, con le asseverazioni, è a rischio. La nostra attenzione ai fenomeni che riguardano la spesa pubblica e il denaro dei cittadini è massima. Lo stesso tipo di sforzo lo concentreremo sugli enti locali della provincia per l’uso dei fondi derivanti dal Pnrr, per questo abbiamo siglato protocolli per prevenire rischi. Vigileremo anche su queste erogazioni, che danno luogo ad altri reati ovviamente, come la corruzione, ad esempio”.
Già, da un lato c’è la spinta alla sburocratizzazione e alla celerità nell’avvio dei progetti legati al Pnrr, dall’altra il rischio è, al solito, il furbetto.
“Un contributo è sempre un’occasione ghiotta. Contributi di così ampia portata, tuttavia stuzzicano anche la mentalità criminale. Dunque anche in Polesine siamo concentrati sul Superbonus, e sul Pnrr”.

Nell’ultima inchiesta da voi effettuata la società di costruzione polesana era nata dal nulla, con l’intento di approfittare dei contributi statali. E’ facile far scattare il campanello d’allarme?

“Non è difficile individuare situazioni di rischio, considerare gli input investigativi e incrociare le banche dati, ma gli approfondimenti investigativi, la ricostruzione della struttura di frode non è certo semplice. Possono, sì nascere società ad hoc regolari, anche se è sempre meglio affidarsi a imprese solide e specializzate. In molti casi, i proprietari degli immobili erano all’oscuro di essere oggetto di falsi lavori per ottenere il bonus facciate. Bisogna ringraziare la procura di Rovigo perché si sta dimostrando molto sensibile al contrasto di questo tipo di reati”.

Alla luce del risultato, ovvero le frodi, i sequestri e gli arresti, addirittura, sono state ben congegnate queste misure?

“I contributi di per sé sono stati pensati in modo corretto e con il più nobile dei propositi, difficile trovare il giusto mezzo tra la forma di agevolazione e l’ eccessiva burocratizzazione, che diventa macchinosa per le persone oneste, ma utile alla prevenzione. Per questo con il Pnrr abbiamo cercato di prevenire con protocolli in aiuto alle stazioni appaltanti, viste le tempistiche ridotte e l’esigenza evitare situazioni di corruzione e altro”.

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