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ELEZIONI AMMINISTRATIVE ADRIA

Partito Democratico “pilatesco”

Psicodramma dem: libertà di voto ma se vince Barbujani entra in consiglio, con Barbierato resta fuori

Partito Democratico “pilatesco”

Il Partito democratico fa il Ponzio Pilato e decide di non decidere, ovvero di non dare indicazioni di voto in vista della sfida decisiva di domenica e lunedì prossimi per la scelta del sindaco. Quindi né con Massimo Barbujani, né con Omar Barbierato. Pertanto quei 903 elettori, pari al 10,59% che al primo hanno votato Pd, al ballottaggio hanno libertà di scelta. E’ quanto emerso dall’assemblea degli iscritti che si è svolta l’altra sera.

“Grave e pesante – si legge in una nota diramata al termine dell’incontro - è stata la scelta di Barbierato di respingere la nostra proposta di apparentamento. La richiesta, ponderata e non strumentale, è nata dalla necessità di costruire una stagione nuova di rapporti tra le forze progressiste e riformiste locali”.

E ancora: “Una scelta, la nostra, presa non a cuor leggero di fronte ad anni di chiusure e preclusioni verso il nostro partito ad ogni proposta di dialogo e di iniziative comuni ad favore della nostra comunità. Pertanto la decisione di Barbierato nei fatti è l'estremo tentativo di annientare il Pd. Infatti – prosegue la nota - senza apparentamento, in caso di sua vittoria, il Pd non sarebbe rappresentato in consiglio comunale mentre, per i meccanismi della legge elettorale, avrebbe un proprio consigliere, in caso di vittoria di Barbujani”.

Ecco perché “in queste condizioni il Pd non è in grado di sostenere un invito a votare Barbierato e lascia libertà di scelta ai propri elettori”.

Tuttavia il circolo dem “invita tutti i cittadini a recarsi alle urne per il turno di ballottaggio”.

Nello stesso tempo chiede che “la loro scelta ricada su quel candidato che più si impegna su almeno cinque punti. Primo, a riconoscersi nei principi democratici e antifascisti della nostra Costituzione; secondo, a superare il clima di contrapposizione presente in città; terzo, a coinvolgere tutte le energie disponibili per un rilancio della città e toglierla dall’isolamento verso i territori circostanti; quarto, a salvaguardare concretamente e senza discriminazioni le fasce sociali più deboli ed indifese del capoluogo e delle frazioni; quinto, a difendere la sanità pubblica”. Messa così, pare che non ci sia poi tutta questa equidistanza, viste le accuse rivolte in tutti questi anni a Barbierato proprio su sanità, frazioni, volontà di lacerare il tessuto sociale e incapacità di avere rapporti con gli altri comuni...

Intanto sono giorni caldissimi per i due candidati sindaco e le rispettive coalizioni.

Massimo Barbujani ha indetto per questa mattina alle 11.30 nella sede del gruppo giovani, una conferenza stampa per spiegare in maniera più approfondita le ragioni del suo rifiuto a partecipare ai faccia a faccia con Barbierato. Prima incontrerà la cittadinanza nel gazebo allestito al mercato settimanale del mercoledì. In serata sarà alle 18 a Fasana nel bar da Monia per un aperitivo con i cittadini e la stessa cosa farà alle 19,30 nell’ex scuola di Ca’ Emo.

Da parte sua Omar Barbierato sarà impegnato questa mattina nei gazebi dei mercati di Adria e Bottrighe. In serata parteciperà al dibattito organizzato da Legambiente nella Casa alle 21.

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