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TRIBUNALE

La refurtiva dei ladri finiva al “Compro Oro”

Condanna la titolare, che avrebbe anche nascosto al fisco circa 300mila euro

Era finita al centro di due indagini, distinte, l’una condotta dai carabinieri, l’altra dalla Guardia di Finanza. Da un lato, infatti, la donna all’epoca dei fatti titolare di un negozio del tipo “Compro Oro” avrebbe acquistato preziosi provento di furti in abitazione, almeno sette quelli contestati dall’accusa, avvenuti non solo in Polesine, ma anche nelle province vicine; dall’altro, avrebbe trovato la maniera - illecita - di sottrarsi al pagamento di cartelle esattoriali, evitando quindi di versare al fisco una somma nell’ordine di 300mila euro circa.

Lo avrebbe fatto alienando il proprio patrimonio, trasferendolo a un prestanome e quindi aprendo nuove società sulle quali il fisco non potesse rivalersi per quelle somme. Due indagini, appunto, distinte, che hanno finito però per convergere sulla figura della titolare del Compro Oro, per la quale era scattata anche la misura degli arresti domiciliari. Nella giornata di ieri ha incassato una condanna, in tribunale a Rovigo, pari a tre anni e due mesi. La pubblica accusa aveva domandato tre anni.

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