Sequestrato cibo etnico irregolare per 2 milioni di euro

Blitz dei Nas di Padova in un deposito all'ingrosso di alimenti etnici a Brendola: scoperte numerose violazioni igienico-sanitarie e sequestro amministrativo di cibo del valore di ben 2 milioni di euro. I militari intervenuti all'interno del "Deposito all'ingrosso distribuzione alimenti etnici" hanno riscontrato diverse irregolarità che mettevano a serio rischio la salute dei consumatori. Tra le principali violazioni, sono state riscontrate l'omessa registrazione dei prodotti, l'assenza delle procedure Haccp e la mancanza del Dvr. Queste gravi carenze hanno immediatamente scatenato il blocco sanitario degli alimenti e la sospensione immediata delle attività del deposito.

L'Ulss 8 Berica, presa atto delle gravi carenze igienico-sanitarie, ha provveduto a disporre il sequestro amministrativo del cibo presente nel deposito. Complessivamente, sono stati sottoposti a blocco sanitario circa 30mila chili di alimenti etnici destinati alla distribuzione nei negozi etnici del Veneto e del nord Italia. Il valore complessivo dei prodotti sottoposti a sequestro ammonta a circa 2 milioni di euro. Oltre al sequestro, sono state contestate sanzioni amministrative per un totale di 6 mila euro, al fine di punire e scoraggiare comportamenti che mettono a repentaglio la salute dei cittadini.

I controlli, ancora in corso, hanno l'obiettivo di verificare ulteriori violazioni all'interno del centro di distribuzione di Brendola. Le autorità competenti hanno esteso i controlli a tutta la provincia di Vicenza e ad altre zone delle province di Verona, Padova e Rovigo. L'obiettivo principale è garantire l'esatta tracciabilità degli alimenti, preservando così la salute dei consumatori e prevenendo possibili intossicazioni alimentari.