Un'invasione "arancione" a Rovigoracconta

ROVIGO - Passerella di ospiti per l’ultimo giorno di Rovigoracconta, graziato dal meteo che - nonostante le minacce - tiene fino all’ultimo. Permettendo alle piazze di riempirsi. Su il sipario a metà mattina, in Accademia dei Concordi, con la “Storia alternativa della Seconda Repubblica” raccontata da Massimo Ubertone.

Nel pomeriggio, partecipato (e applauditissimo) l’incontro sulla magia con Jack Nobile. “Per creare un buon trucco di magia - ci ha svelato - basta chiedere a un bambino cosa vorrebbe vedere. Con gli adulti è più difficile, perché non sanno più stupirsi, anche se ne hanno bisogno”.

Al salone del Grano, Massimo Polidoro racconta la sua “Scienza dell’incredibile”, poi due pienoni di fila nell’antistante piazza Garibaldi: prima per Enrico Galiano, con “Geografia di un dolore perfetto” (“Essere genitore - ha detto - è qualcosa che ti succede ma figlio lo sei dall'inizio. E sei convinto che un giorno smetterai di esserlo, ma in realtà non è così. Si dice che gli amici li scegli, la famiglia no. Eppure io scelsi mio padre un minuto prima di perderlo”), poi con Enrico Brizzi sulle tracce di Enzo Ferrari, raccontandone la storia di giovane che voleva cambiare il mondo con la forza dei sogni. In piazza Annonaria, di scena Fabio Genovesi con “Oro puro”.

“Noi - ha raccontato - passiamo tutto il tempo ad inseguire delle cose, come i soldi la carriera, il prestigio sociale, che ci hanno detto che ci servono ma che in realtà non ci interessano”. Gran finale in piazza Vittorio: prima con Giulio Casale, poi con Paolo Giordano con “Tasmania”. Sipario.