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Ciclismo in lutto
08.06.2023 - 11:13
Addio a Renato Longo: il mito del ciclismo trevigiano si è spento all'età di 85 anni, lasciando un'impronta indelebile nel mondo delle due ruote. Renato Longo è stato uno dei più grandi ciclocrossisti italiani di tutti i tempi, vincendo cinque titoli mondiali e dodici titoli nazionali durante la sua carriera. L'ex campione, originario di Vittorio Veneto e residente nella frazione di San Lorenzo, è deceduto giovedì notte, l'8 giugno, all'ospedale di Conegliano, dove era stato ricoverato a seguito di un malore che lo aveva colpito sabato scorso. La sua scomparsa rappresenta una perdita significativa per l'intero mondo del ciclismo.
Renato Longo ha iniziato a dedicarsi al ciclismo solo quattro anni prima di vincere il suo primo titolo mondiale nel 1959, quando lavorava come panettiere a Milano. Era solito allenarsi dopo il turno di lavoro e gareggiare la domenica mattina, mostrando una determinazione straordinaria. Le corse su strada erano terminate con l'arrivo dell'inverno, e Longo scelse quindi di dedicarsi al ciclocross, una disciplina che lo avrebbe portato alla gloria.
La sua carriera è stata caratterizzata da numerosi successi, a partire dalla sua prima vittoria ad Alte Ceccato nel gennaio del 1956. Longo ha conquistato il primo dei suoi cinque titoli mondiali e due titoli nel ciclismo su strada nel 1960, tra cui una tappa del Giro del Portogallo e il Trofeo Fivizzano. Ha gareggiato per il team Salvarani dal 1964 al 1971, squadra con la quale ha contribuito all'epopea del ciclismo italiano insieme a nomi illustri come Felice Gimondi.
Dopo il ritiro dall'agonismo, Renato Longo ha lavorato per ben 25 anni alla Snia Viscosa. Nonostante l'abbandono delle competizioni, è rimasto sempre un punto di riferimento per gli appassionati di ciclocross nella sua zona, partecipando a numerose manifestazioni locali. La sua scomparsa lascia un vuoto nel cuore degli amanti del ciclismo e della comunità di Vittorio Veneto. Renato Longo era un autentico mito, un esempio di determinazione e passione per lo sport. Lascia la moglie Marisa e la figlia Federica, mentre la data dei funerali non è ancora stata fissata.
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