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La visita

Coldiretti, presidio del nostro territorio

La visita all'europarlamento di una delegazione di Coldiretti Rovigo e amministratori locali accolti dall'europarlamentare Ghidoni

Coldiretti, presidio del nostro territorio

Come funziona l’Unione Europea? Cosa si sta decidendo in questo momento in fatto di agricoltura? A queste e molte altre domande Coldiretti Rovigo ha cercato di dare una risposta durante la visita istituzionale del consiglio provinciale di Coldiretti Rovigo, guidato dal direttore Silvio Parizzi e dal presidente Carlo Salvan, grazie all’ospitalità dell’europarlamentare Paola Ghidoni. Presente anche il rappresentante del settore pesca Alessandro Faccioli. Il viaggio è stato condiviso con diversi sindaci del territorio polesano: Anna Marchesini di Melara, Lucia Ghiotti di Salara, Natale Pigaiani di Giacciano con Baruchella, Egisto Marchetti di Ceregnano, Luca Prando di Lusia, Lara Chiccoli di Bergantino, Pierpaolo Barison di Villadose; con loro anche Enrico Ferrarese presidente della Provincia di Rovigo.

Il primo appuntamento al Parlamento europeo per l’incontro con Paola Ghidoni sul tema dell’agricoltura. Oltre all'onorevole, tra i relatori ci sono stati i funzionari italiani del Parlamento Europeo, di Coldiretti Bruxelles e della rappresentanza d'Italia presso l'Ue. Sono stati trattati i temi caldi che riguardano l'agricoltura e in particolare i dossier che sta seguendo l'europarlamentare in commissione agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento Europeo. È seguita la visita della sede della Regione Veneto a Bruxelles assieme all'onorevole Ghidoni.

Paola Ghidoni: “Il territorio polesano merita più attenzione e sostegno e soprattutto meritano tutele le sue specificità e le eccellenze che è in grado di produrre. La presenza di una delegazione così qualificata di rappresentanti delle categorie e delle istituzioni locali è utile e darà frutto - ha riferito ai polesani - La loro visita a Bruxelles non consente di prendere contatto uffici e strutture, ma soprattutto di cogliere ed interpretare le funzioni e le dinamiche di un sistema così vasto. C’è un apparato burocratico con cui bisogna fare i conti. C’è poi un aspetto umano che voglio sottolineare. Sentire la vicinanza dei cittadini e dei rappresentati dei territori che abbiamo il mandato di difendere ci sprona a fare di più e meglio”.

E sono tanti i temi cari a Coldiretti che sono anche oggetto di lavoro nei dossier seguiti dall’europarlamentare. Tra questi la battaglia sulla revisione dell’uso dei fitosanitari, ma anche il regolamento che riguarda il progetto ‘Ripristino della natura’ che riguarderà sia gli ambienti agricoli che marini. Parizzi, direttore di Coldiretti, ci ha tenuto a sottolineare come il lavoro sindacale si sia sempre svolto a livello Paese, ma anche a Bruxelles dove la rappresentanza dell’associazione dei coltivatori diretti tiene sempre le antenne alte. Il presidente Salvan durante uno degli incontri è intervenuto per spiegare le perplessità italiane su alcune decisioni dell’Europa. “L’agricoltura italiana, oggettivamente, non può confondersi con le altre e ci troviamo di fronte a diverse minacce, tra cui il pericolo della scomparsa delle produzione di qualità e la frontiera del possibile arrivo sulle nostre tavole del cibo sintetico o artificiale. Siamo uno dei Paesi fondatori e questo ci impone la responsabilità di occuparci sempre più e meglio di quanto accade in Europa. Questo anche per contrastare provvedimenti caratterizzati da ideologia eccessivamente ambientaliste che non considerano le peculiarità e le caratteristiche dell’agricoltura italiana. Ecco quindi l’importanza di presidiare costantemente sia a livello sindacale che istituzionale l’attività comunitaria, i cui effetti ricadono poi sulle nostre singole aziende”.

“Viaggio con contenuti di assoluta rilevanza per gli amministratori - ha concluso il presidente Ferrarese - utile ai Comuni per chiarire dinamiche e opportunità e utile in particolare per la Provincia al fine di conoscere strumenti utili per svolgere al meglio il ruolo di guida, coordinamento e sintesi nello sviluppo e nella crescita del territorio polesano”.

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