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Rovigo

Scarpe di lusso a prezzi stracciati: truffa online

Una donna di Rovigo acquista le sneakers made in Italy, il "pacco" arriva dalla Cina

Scarpe di lusso a prezzi stracciati: truffa online

Maledetto shopping online compulsivo. E’ proprio quando pur di sottoscrivere un affare imperdibile che si abbassano le “cyberdifese” e si incappa nella truffa online. O, nel caso di una rodigina, nella contraffazione online. Già, perché in questo caso, la signora, sollecitata da un post “promo” su Facebook, accede a un sito che vende sneakers di lusso, che si producono a Venezia, al 70% di sconto. Sulla carta, o meglio, sulla vetrina online, l’affare è imperdibile e il clic facile. Fornisce i dati della carta di credito e l’acquisto è fatto.

Si accorge che qualcosa non torna quando dopo ben 10 giorni arriva la notifica del tracking di acquisto: il pacco parte dalla Cina, precisamente da Fuzhou. Strano, per un brand che si racconta del tutto made in Italy. Altri 13 giorni e, alla faccia del chilometro zero, arriva un pacco imitazione del marchio di lusso, con dentro scarpe ancora più imitate. In teoria anche l’acquirente dovrebbe pagare una multa per l’acquisto di un marchio contraffatto. Ma di fatto è stata gabbata (e anche incauta).

Dall’inizio dell’anno - spiega Tiziana Pagnozzi, primo dirigente della Polizia di Stato, che coordina e dirige il centro operativo per la sicurezza cybernautica del Veneto - solo per l’e-commerce abbiamo ricevuto più di 200 denunce e parliamo di di cifre in totale che vanno anche intorno agli 80mila euro”. “Spesso le persone sono convinte - aggiunge Pagnozzi - che facendo acquisti online possano fare dei grandi affari ma mentre il prodotto nel negozio lo tocchiamo e chiediamo informazioni, quando l’acquisto avviene online questo non è possibile e il tessuto spacciato per seta può rivelarsi acrilico, ordino una bici e mi arriva uno spazzolino da denti. Per non parlare di prodotti pagati che non arriveranno mai. Online dunque bisogna stare particolarmente attenti”.

Anche la tutela da questo tipo di truffe non è facile. “Spesso questi siti sono collocati all’estero quindi meglio essere prudenti - dà un suggerimento la comandante Pagnozzi - Ad esempio, lo shop online deve avere dei requisiti che ha anche anche il negozio fisico ad esempio deve avere una partita Iva, una sede legale indicate e regole di acquisto precise, come il diritto di recesso. Bisogna controllare i feedback e cioè banalmente i ‘giudizi’ di altri acquirenti, che chiaramente hanno un valore indicativo. Altro suggerimento è usare carte prepagate e diffidare dei prezzi troppo bassi. Prediligiamo le grandi catene, e i negozi di fiducia”. Per avere un decalogo completo degli acquisti online vitsitare il sito della polizia postale www.commissariatodpsonline.it oppure sul sito www.poliziadistato.it.

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