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TAGLIO DI PO

Cultiva chiude, a rischio 60 posti

Lanciato un forte appello alle istituzioni per trovare una soluzione per le lavoratrici coinvolte

Cultiva chiude, a rischio 60 posti

Sessanta licenziamenti tra i dipendenti Cultiva: i sindacati in presidio davanti all’azienda di Taglio di Po. Mobilitazione sindacale, ieri mattina, davanti alla sede della società agricola consortile a responsabilità limitata con sede a Taglio di Po, che venerdì scorso ha annunciato la chiusura e il conseguente licenziamento di circa 60 persone, in prevalenza donne.

Una decisione ha generato un forte sconcerto da parte dei sindacati Fla-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil, che per ieri mattina hanno proclamato una giornata di agitazione con sciopero. Presenti al presidio anche i consiglieri comunali di opposizione Davide Marangoni e Bruno Girotti. “Sapevamo già da qualche mese della situazione - spiegano - vogliamo esprimere ai lavoratori la nostra vicinanza e capire le conseguenze di questa decisione”.

L’azienda Cultiva si è stabilita nella zona nel 2003, in località Buonumore, e si occupa principalmente di fornire supporto alla produzione di verdure, sia coltivate in serra che all’aperto. I prodotti vengono poi confezionati e commercializzati in tutta Italia ed Europa. L’azienda è considerata un’eccellenza nel settore e ha continuato a crescere fino all’epoca del Covid. Poi, l’aumento dei prezzi energetici ha portato alla crisi.

Cultiva ora decide di “spegnere” lo stabilimento di Taglio di Po per dedicarsi alla produzione di insalate. Allo stesso tempo, l’azienda ha stretto una partnership con la Sab di Telgate (Bergamo) che si occuperà di trasformare le insalate prodotte da Cultiva in buste di insalate pronte al consumo. “In questo momento storico siamo costretti a ridefinire il concetto di normalità - spiega Federico Boscolo, ad di Cultiva - La situazione critica in cui versa il business della quarta gamma in Italia è cosa nota a tutti e nel recente passato Cultiva ha spesso evidenziato la necessità di unirsi per sopravvivere. Da queste considerazioni è nata la collaborazione con Sab”.

La notizia della chiusura dell’azienda a Taglio di Po e dei conseguenti licenziamenti ha suscitato preoccupazione e indignazione tra i dipendenti e la comunità locale. Ora l’appello è alle autorità e alle istituzioni locali, affinché possano intervenire per trovare soluzioni alternative e sostegno ai lavoratori colpiti da questa situazione. La chiusura della Cultiva rappresenta una significativa perdita per l’economia locale e mette in luce le sfide che le imprese agricole devono affrontare in un contesto economico sempre più complesso.

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