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ADDIO SILVIO BERLUSCONI

“Uomo di vita, amore e felicità”

Monsignor Delpini: non era solamente un imprenditore e un politico

“Uomo di vita, amore e felicità”

“Silvio Berlusconi è stato certo un uomo politico, è stato certo un uomo d’affari, è stato certo un personaggio alla ribalta della notorietà. Ma in questo momento di congedo e di preghiera, che cosa possiamo dire di Silvio Berlusconi? È stato un uomo: un desiderio di vita, un desiderio di amore, un desiderio di gioia. E ora celebriamo il mistero del compimento. Ecco che cosa posso dire di Silvio Berlusconi. È un uomo e ora incontra Dio”.

Lo ha detto l’arcivescovo di Milano monsignor Mario Delpini nell’omelia pronunciata in Duomo in occasione dei funerali di Stato. Circa 15mila persone hanno preso parte alle esequie seguendo la cerimonia funebre dai maxi schermi in piazza Duomo. Molti i tifosi del Milan e i cori calcistici intonati in omaggio all’ex presidente del Milan. Si è invece sfiorato il linciaggio prima dell’inizio della messa perché un uomo ha indossato una maglietta con la scritta “Io non sono in lutto”. L’uomo prima è stato preso ad ombrellate e poi è stato bersagliato da cori “scemo, scemo”.

Per evitare il peggio è stato scortato fuori dalla piazza dalla polizia. Circa duemila invece erano le persone presenti nella cattedrale. In prima fila l'ultima compagna di Berlusconi, Marta Fascina e accanto a lei i cinque figli dell’ex premier. Sull’altro lato della navata centrale, il presidente Mattarella, la premier Giorgia Meloni e i presidenti di Camera e Senato. A riempire il Duomo centinaia di amici, colleghi e dipendenti delle sue tv. Non mancavano le due ex mogli, Carla Dall’Oglio e Veronica Lario. Il presidente di Mfe-Mediaset e amico di sempre Fedele Confalonieri era in Duomo per il funerale di Berlusconi.

Oltre a lui c’erano diversi esponenti del mondo economico italiano, come Guido Barilla, presidente dell’omonimo gruppo, l’amministratore delegato di Pirelli Marco Tronchetti Provera, Nerio Alessandri di Technogym, Luigi Ferraris, a.d. delle Ferrovie dello Stato, e ancora l’ex presidente Ubi ed ex sindaco di Milano Letizia Moratti e l’a.d. di Mediobanca Alberto Nagel. C’erano anche tutti i dirigenti di Mediaset, Publitalia e Mondadori, compreso l’amministratore delegato del gruppo Antonio Porro, e l’ex ministro dell’Economia Giulio Tremonti.

Si è concentrata su tre parole l’omelia che monsignor Mario Delpini, arcivescovo di Milano, ha pronunciato in occasione delle solenni esequie di Berlusconi: vita, amore e felicità. "Ecco l’uomo: un desiderio di vita, di amore, di felicità", ha esordito Delpini. "Vivere. Vivere e amare la vita - ha sottolineato l’arcivescovo -. Vivere e desiderare una vita piena. Vivere e desiderare che la vita sia buona, bella per sé e per le persone care. Vivere e intendere la vita come una occasione per mettere a frutto i talenti ricevuti. Vivere e accettare le sfide della vita".

"Grazie Silvio. Non ti dimenticheremo" ha invece scritto sui social il premier Giorgia Meloni, poco dopo i funerali. "Ti renderemo orgoglioso", si legge in un video che accompagna il post, in cui si ripercorrono alcuni momenti della vita di Berlusconi, dal discorso della sua discesa in campo, che si conclude con l’immagine del grande Tricolore usato in una manifestazione di FdI: "Abbiamo iniziato questo cammino molti anni fa. Abbiamo percorso strade diverse. Ma l’obiettivo era, è e rimarrà comune. Rendere l’Italia fiera e capace di stupire il mondo. Grazie Silvio. Ti renderemo orgoglioso".

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