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PORTO TOLLE

Lagune da salvare

Missione a Scardovari dell'europarlamentare Paola Ghidoni, che raccoglie l'Sos lanciato dal Consorzio

Due problemi, collegati, che stanno mettendo in ginocchio uno dei settori trainanti del Bassopolesine: quello dell’acquacoltura, dell’allevamento e della pesca di vongole e cozze. E’ questo l’allarme, lanciato dai pescatori di Scardovari, riuniti nel Consorzio Cooperative Pescatori del Polesine. A raccoglierlo, arrivando in Polesine e garantendo che la questione sarà immediatamente portata all’attenzione, l’europarlamentare della Lega Paola Ghidoni.
Sabato 17 giugno, infatti, ha incontrato il presidente del Consorzio Luigino Marchesini e altri esponenti della realtà che raggruppa le cooperative del settore operanti nella Sacca di Scardovari. Non un incontro puramente formale: l’onorevole Ghidoni ha volentieri accolto l’invito ad uscire in barca con i componenti del Consorzio per verificare direttamente la situazione. Un flagello sta falcidiando il raccolto di molluschi. Si tratta di un’alga infestante  che sta “conquistando” la Sacca e compromettendo il raccolto. Il fenomeno si lega al progressivo insabbiamento delle lagune e, in primo luogo, delle bocche a mare: da ciò deriva un minore ricircolo d’acqua e la creazione di condizioni ambientali sempre meno favorevoli per la crescita dei molluschi. Una tendenza – ha spiegato il presidente del Consorzio Marchesini – che si sta purtroppo consolidando negli ultimi anni, che hanno visto sempre minori investimenti pubblici nelle opere di scavo, per contrastare l’insabbiamento, e nella vivificazione delle lagune.
Il tutto nonostante la volontà e la capacità del Consorzio di compartecipare alle spese per queste opere che, tuttavia, non può sostenere da solo. La situazione che non potrà reggere ancora a lungo, hanno spiegato i pescatori all’onorevole, poiché la produzione di cozze e vongole sta diminuendo sempre più, anno dopo anno. E, ora, a minacciare i raccolti, è arrivato anche il granchio blu, specie alloctona vorace, predatrice dei molluschi e difficilissima da contenere.
Occorre ripristinare l’ottimale ricircolo d’acqua, garantire regolari opere di scavo e di pulizia delle bocche a mare. Questa la richiesta rivolta a Ghidoni. Che ha assicurato che, assieme a una delegazione di pescatori, porterà queste istanze direttamente all’attenzione delle Istituzioni a tutti i livelli. “Il Delta non può permettersi di vedere stravolto un ecosistema prezioso, sia per i lavoratori del comparto pesca, sia per il turismo - ha dichiarato Ghidoni -  Nessuno come i pescatori conosce e ama questo bacino così complesso e fragile. Ascoltarli e dare loro risposte è quanto deve fare la politica".
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