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INCIDENTI MORTALI

Ecco la "vittima tipo": giovane e inesperta alla guida

L'analisi del centro studi della Provincia di Treviso

La Marca trevigiana è stata colpita da una serie di incidenti stradali che hanno causato nove morti in soli nove giorni, secondo quanto emerso dall'ultimo report dell'ufficio studi della Provincia. L'identikit della vittima della strada sembra indicare un soggetto giovane, con un'età inferiore ai 30 anni, che guida prevalentemente auto o motociclette. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la maggior parte degli incidenti avviene di pomeriggio, durante la fascia oraria che va dalle 16 alle 19.

La tragica striscia di incidenti che ha segnato il mese di giugno ha visto un numero significativo di motociclisti tra le vittime, un fenomeno spesso correlato all'arrivo della bella stagione. I dati allarmanti riportano che finora nel 2023 sono state registrate 31 vittime sulle strade della Marca, con un aumento del 30% rispetto all'anno precedente. Il report è stato redatto dalla struttura della Provincia, in collaborazione con la polizia locale, la Polstrada e i carabinieri, che effettuano i rilievi necessari sui luoghi degli incidenti.

I risultati preliminari presentati dagli esperti dell'ufficio studi della Provincia presso il Sant'Artemio evidenziano una serie di costanti nell'emergenza stradale e sfatano alcuni luoghi comuni. Ad esempio, si è constatato che i giorni con il minor numero di vittime sono il lunedì e il martedì, mentre i fine settimana, in particolare il sabato, sono i periodi più pericolosi. Nonostante la convinzione diffusa che gli incidenti siano più frequenti di notte, i dati dimostrano che non si muore di più durante le ore notturne.

Un terzo delle vittime aveva meno di 30 anni, con 5 decessi tra i minori di 21 anni e 6 tra i 21 e i 30 anni. Sorprendentemente, i quarantenni e gli over 80 sono stati meno coinvolti negli incidenti mortali. L'auto è il veicolo più coinvolto negli incidenti, seguito dalle motociclette e dalle biciclette. È interessante notare che il rapporto tra incidenti mortali auto-moto è di 4 a 1, mentre tra auto e biciclette è di 6 a 1. I camion e i tir hanno un impatto molto limitato, mentre un singolo incidente mortale coinvolgeva un trattore. Inoltre, nonostante i frontali siano considerati la dinamica più letale, un numero uguale di vittime è stato causato da scontri laterali, e altrettanti incidenti sono stati provocati da fuoriuscite autonome, un fenomeno in crescita dovuto all'uso dei telefonini.

I dati raccolti mostrano un aumento progressivo degli incidenti mortali a partire dal mercoledì, fino a raggiungere il picco nel fine settimana. Tuttavia, sorprendentemente, lunedì e martedì sono le giornate con il minor numero di decessi legati agli incidenti stradali. Riguardo alla fascia oraria, i sinistri mortali si concentrano principalmente tra le 16 e le 19, con un picco intorno alle 17. Curiosamente, quest'anno non sono stati registrati incidenti mortali tra le 19 e le 20, né tra le 22 e le 23.

Le analisi condotte dagli esperti evidenziano anche alcune situazioni inaspettate. Ad esempio, si sono registrati picchi di mortalità durante l'ora di pranzo e dopo cena, ma un picco di incidenti è stato rilevato tra l'una e le due di notte. Tuttavia, nel corso del 2023, non si sono verificati decessi sulle strade tra le 3 e le 9 del mattino.

I dati presentati nel report rappresentano una fotografia allarmante della situazione della sicurezza stradale nella Marca trevigiana. Con un aumento del 30% delle vittime rispetto all'anno precedente, è fondamentale adottare misure immediate per contrastare questa emergenza sociale. La Provincia, insieme alle forze dell'ordine, dovrà continuare a monitorare attentamente la situazione e sviluppare strategie efficaci per promuovere una maggiore consapevolezza e attenzione da parte dei conducenti. Solo attraverso un impegno comune sarà possibile ridurre il numero di incidenti stradali e garantire una maggiore sicurezza per tutti coloro che utilizzano le strade della Marca trevigiana.

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