VOCE
confagricoltura
22.06.2023 - 05:00
Le piogge abbondanti tra maggio e giugno hanno scongiurato il fantasma di una siccità grave come quella dell’anno scorso. Tuttavia, qualche problema l’hanno creato ai raccolti del grano e dell’orzo, che hanno un po’ sofferto per l’eccesso di umidità e per le grandinate. Migliore, invece, la situazione attuale per mais e soia, anche se l’estate è agli esordi ed è troppo presto per cantare vittoria.
A tracciare il quadro è Chiara Dossi, presidente della sezione cereali alimentari di Confagricoltura Veneto e titolare di un’azienda prevalentemente cerealicola ad Adria, in provincia di Rovigo. “Dopo la torrida estate 2022 e l’inverno arido di piogge, eravamo partiti con il timore di dover affrontare un’altra stagione fortemente critica, tanto che avevamo assistito a un calo drastico di semine di mais e ad un aumento di quelle di grano e orzo - spiega -. Invece, a sorpresa, c’è stata questa inversione, che da un lato ha portato grande beneficio alle falde e alle semine, ma dall’altro ha creato problemi di qualità alle colture autunno-
"vernine come grano e orzo". La difficoltà di lavorare i terreni impregnati d’acqua e di fare i necessari trattamenti ha comportato l’insorgenza di malattie fungine, così come il vento e le tempeste hanno causato problemi di allettamento. Ora siamo in fase di raccolta dell’orzo e le previsioni sono di un calo del peso specifico, anche se a macchia di leopardo. Ci saranno zone con rese magari inferiori all’anno scorso ma soddisfacenti, mentre altre mostreranno una maggiore sofferenza. Per vedere come andrà con il grano bisogna attendere l’arrivo di luglio”.
Per quanto riguarda il mais, le semine sono state avvantaggiate dalle piogge, a parte le zone colpite dalle grandinate di fine aprile, dove è stata necessaria la risemina. “Il terreno è umido ed è quindi del tutto assente lo stress idrico, che in questo periodo dello scorso anno era già forte - dice Chiara Dossi -. Basti pensare che nel giugno 2022 avevamo già irrigato due volte, mentre quest’anno non è stato necessario. Però attenzione: se dovessero ripetersi tra luglio e agosto lunghi periodi di calore intenso e siccità, chi non ha possibilità di irrigare può andare ancora in sofferenza”.
E proprio per questi giorni le previsioni annunciano caldo intenso e forte rialzo delle temperature.
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