VOCE
VENETO
23.06.2023 - 07:39
I carabinieri di Castello di Cisterna e Casalnuovo di Napoli hanno eseguito martedì scorso, 20 giugno, un'operazione che ha portato all'obbligo di dimora in Campania per tre individui di età compresa tra i 34 e i 39 anni. Questi soggetti, residenti nella zona, sono accusati di aver commesso numerosi furti di catalizzatori da autovetture in varie località del Nord Italia. Il provvedimento è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Alessandria, su richiesta della procura locale, e fa seguito a un'indagine avviata dai carabinieri di Villafranca di Verona nel novembre 2022.
Tutto è partito dalla denuncia di un cittadino veronese, il cui catalizzatore era stato rubato dall'auto. Successivi accertamenti hanno permesso di scoprire una serie di furti simili avvenuti nello stesso periodo. Il primo di questi furti sarebbe stato commesso ad Alessandria, motivo per cui la procura piemontese ha coordinato l'inchiesta.
Attraverso l'acquisizione e l'attenta analisi delle registrazioni delle telecamere di sorveglianza comunali, i carabinieri sono riusciti a individuare due veicoli utilizzati dagli autori dei furti. Incrociando i dati, è stato possibile attribuire l'utilizzo di tali auto a quattro soggetti residenti nella zona di Napoli. Queste persone avrebbero viaggiato in diverse province del Nord Italia per compiere i furti, alloggiando in strutture ricettive prima di tornare a casa.
Un ruolo fondamentale nella ricostruzione dei fatti è stato svolto anche dall'analisi dei tabulati telefonici dei sospettati, che hanno rivelato l'utilizzo delle celle compatibili con i luoghi in cui sono stati commessi i reati.
Complessivamente, agli indagati sono state contestate 16 accuse di furto in località come Alessandria, Fidenza, Reggio Emilia, Mirandola, Anzola dell'Emilia, San Giovanni Persiceto, Monselice, Verona, Villafranca di Verona, Bologna, Ozzano dell'Emilia, Cremona e Piacenza. Per altri 9 furti, in cui vi erano forti indizi di colpevolezza da parte dei sospettati, non è stato possibile procedere a causa della mancanza di querela da parte delle persone offese.
Il giudice ha imposto l'obbligo di dimora nella regione Campania a uno dei tre indagati, aggiungendo anche l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Un quarto indagato, di origine straniera, destinatario dello stesso provvedimento, risulta invece irreperibile.
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