Arquà e Bosaro, prevenzione in standby

Arquà e Bosaro sono gli unici due Comuni del Polesine a non aver ancora trasmesso all’Ulss gli atti relativi al piano di disinfestazione dalle zanzare, per prevenire il West Nile.

Quest’anno, infatti, per la prima volta da molti anni a questa parte, sono direttamente i Comuni a doversi occupare delle procedure di prevenzione. Un compito che negli ultimi anni era stato svolto dall’Ulss, per conto di tutti gli enti locali. Quest’anno, per decisione della Regione, si cambia: gli interventi larvicidi, obbligatori per legge sono in capo ai Comuni che, nei mesi scorsi, hanno dovuto approvare i rispettivi piani per la lotta alle zanzare, per poi trasmetterli alla stessa Ulss, in capo a cui è rimasto, comunque, il compito di coordinamento generale delle operazioni e quello di vigilare sull’applicazione dei protocolli.

“Tutti hanno adempiuto”, conferma il presidente della conferenza dei sindaci dell’Ulss 5, Luca Prando. “Per quanto riguarda Bosaro e Arquà, mi hanno comunicato di aver avviato l’iter per la disinfestazione - spiega il presidente - pur non avendo ancora inviato la documentazione corrispondente. Al netto di questi casi isolati, la prima estate di disinfestazione affidata ai singoli Comuni “sta andando bene - fa il punto Prando - tutti i Comuni hanno avviato le procedure, e operato le disinfestazioni obbligatorie già ad aprile: caditoie, fossati comunali, aree particolari soggette a ristagno acqua. Ma non solo: quasi tutti hanno accolto l’invito della Regione a fare interventi anche nei parchi pubblici, giardini delle scuole, zone verdi frequentate dai ragazzi, e quant’altro. In un secondo momento poi interverremo anche con gli interventi adulticidi”.

Per Prando, insomma, “non ci sono particolari preoccupazioni per l’estate. E’ chiaro che l’attenzione dovrà restare alta, ma quando si lavora bene non si deve avere alcun timore. Speriamo soltanto che tutti stiano operando come previsto”.