VOCE
ADRIA
04.07.2023 - 15:10
Ancora una volta la città etrusca si è dimostrata impreparata, per alcuni aspetti non all’altezza, per ospitare un evento la cui importanza va oltre i confini provinciali. E’ il caso del 31^ Giro del Veneto di ciclismo: per la prima volta non solo è passato per Adria, ma la città è stata al centro delle prime due tappe. Evento segnato da accese polemiche, ancor prima che la carovana dei ciclisti lasciasse il Polesine.
Sulla questione interviene il Partito democratico. “Non intendiamo intrometterci nel rimpallo di responsabilità – si legge in una nota del circolo dem - fra nuovi ed ex amministratori sui disagi derivanti dalla gara ciclistica, ma comprendere il malcontento manifestato dai cittadini e da chi si è trovato a transitare in quelle ore nei pressi del centro. Tutti sono stati colti alla sprovvista e le rimostranze sono condivisibili e non possono essere archiviate come mere lagnanze”.
E ancora: “Eventi sportivi di questo livello dovrebbero rappresentare un'occasione per vivacizzare la città e vederla finalmente protagonista in qualcosa di bello e importante, per questo la manifestazione avrebbe meritato di svilupparsi in un clima accogliente e festoso. Se ciò non è accaduto – puntualizza la nota - non è certo perché gli adriesi non apprezzino o non condividano. Tanto meno perché non siano ospitali e aperti a nuove esperienze. Anzi siamo certi che la risposta della cittadinanza sarebbe sicuramente stata entusiasta e collaborante se maggiormente informata e coinvolta”.
Secondo il Pd “i cittadini hanno subìto un evento che, se meglio gestito, poteva rappresentare un potenziale per la città sia in termini di immagine che economici che avrebbe permesso di tollerare meglio qualche disagio. Potevano essere coinvolte Le attività commerciali inerenti il mondo del ciclismo, dare spazio ai ragazzi che praticano questo sport cogliendo l'occasione di conoscerlo meglio, di interagire con gli atleti, un'occasione per incentivare il ritorno economico di attività ricettive e commerciali locali. Ci auguriamo che in futuro Adria sia la principale protagonista degli eventi organizzati e di non limitarsi a doverli subire anche con un certo nervosismo”.
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