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BOSARO

Chiude l'asilo. "Gestione fallimentare”

Panella: “Abbiamo avanzato diverse proposte di collaborazione, ma senza nessun esito”

Chiude l'asilo. "Gestione fallimentare”

Chiude l’asilo. La Fism accusa il Comune: “Non ci è mai stato vicino”. Ma il sindaco, Daniele Panella, replica: “Gestione fallimentare della scuola materna da parte della Fism”. “Quella della chiusura è una scelta unilaterale della Fism - dice Panella - che ora chiama in causa il Comune di Bosaro cercando di dare il cerino delle proprie responsabilità in mano ad altri”.

Il sindaco non usa giri di parole: “Non conosco personalmente Mauro Agnoletto, presidente della Fism. Ho conosciuto e lavorato invece con il suo predecessore Nicola Morini, con il quale una cordiale e attenta opera di collaborazione ha consentito di superare molte difficoltà. Diversamente - dice il sindaco - chi è venuto dopo di lui ha posto da subito condizioni di riassetto delle scuole gestite da Fism: Bosaro, per loro, già da tempo era data per sacrificata e d’altra parte le intenzioni si sono viste subito, in termini di mancata promozione, scarso dialogo con i genitori, nessuna presentazione delle attività didattiche o svolgimento di attività sociali, continuo rallentamento delle attività parascolastiche”.

Panella ne è convinto, e rincara la dose. “La scuola materna di Bosaro - prosegue - per fondazione Fism è stata solo un debito per il quale si era costretti a rivolgersi al Comune per ripianarne le sorti economiche. La verità è che Fism ha le sue logiche di gestione e sceglie di chiudere quelle attività che reputa ‘rami secchi’ per salvare e rinforzare altre scuole più solide, rinunciando a puntare sulle piccole realtà. Risulta quindi fin troppo facile scaricare oggi le proprie colpe sull’amministrazione, colpe che a mio avviso sono addebitabili invece a una gestione opaca e passiva, non in grado d’intercettare e proporre nuovi percorsi appetibili per le famiglie”.

Panella sottolinea che il Comune ha fatto varie proposte alla Fism. “Abbiamo proposto di poter utilizzare il centro cottura presente nella scuola per la preparazione dei pasti della scuola primaria a tempo pieno e per un servizio di pasti a domicilio, ma senza esito”, conclude il sindaco.

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