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PORTO VIRO

Giovani esploratori da applausi

Una lunga e specialissima esercitazione: ora sono davvero pronti per ogni emergenza

Giovani esploratori da applausi

Una giornata davvero speciale, per i giovani esploratori.

L’esercitazione ha avuto inizio sabato 1° luglio alle 9 presso la sede della sezione di Porto Viro dell’associazione nazionale reparti giovani esploratori. Ha visto protagonisti una ventina di bambini e ragazzi dai 9 ai 23 anni delle sezioni di Trecenta e di Porto Viro.

L’attività è iniziata con la spiegazione della storia e dei compiti della Protezione civile, in particolare quella riguardante il mondo dello scuatismo.

La giornata è proseguita nel primo pomeriggio, parlando di rischio idrogeologico, e di quanto, ora più che mai a causa dei repentini cambiamenti climatici, sia attuale questo potenziale pericolo. I ragazzi hanno avuto modo di cimentarsi nell’utilizzo di motopompe, nell’utilizzo di radio per le comunicazioni e antincendio.

Nella nottata di domenica presso l’area golenale adiacente l’ex zuccherificio di Porto Viro, è stata simulata una vera emergenza. Dalle 14 alle 20 i giovani esploratori sono stati impegnati in varie simulazioni che hanno riguardato numerosi possibili scenari di emergenza.

Per esempio, il montaggio di una torre faro per illuminazione notturna; la Realizzazione di coronelle con sacchi di sabbia per arginare un fontanazzo; utilizzo motopompe; operazioni di telonatura degli argini; prove pratiche di monitoraggio degli argini.

La giornata di lunedì 3 si è conclusa con la ricerca di una ipotetica persona dispersa. L’attività è stata effettuata con l’utilizzo di tre canoe, lo scopo era quello di ritrovare un manichino posizionato lungo il corso del fiume Po. Al termine della giornata il ripristino delle attrezzature e della sede.

“Si ringrazia - spiega il presidente nazionale Alessandro Augusti - Aipo, Comune e Polizia Locale di Porto viro. Quando succede qualcosa si ha sempre voglia di dare una mano, ma per poterlo fare, come disse il nostro fondatore Baden Powell, bisogna ‘be prepared’ essere preparati. I nostri meravigliosi ragazzi offrono il loro tempo libero per dare una mano, prestare soccorso alla popolazione, supportare il lavoro degli operatori il gruppo ‘scout’, formato da giovanissimi volontari, vuole rispondere alla necessità di inquadrare correttamente questa voglia di partecipare, di essere protagonisti di un rinnovato impegno a favore degli altri. un impegno nobile, che porteranno sempre con sé”.

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