Canestro scomparso: sostituito

Qualche giorno fa avevamo scritto su queste pagine come lo scorso 21 giugno i ragazzi che frequentano il campetto di basket dietro la ex chiesa di Sant’Antonio, nel quartiere Commenda, a Rovigo avevano trovato il tabellone piegato su se stesso privo del canestro.

I vandali hanno distrutto tutto

Dietro l’ex chiesa di Sant’Antonio

Grande il rammarico tanto che un genitore aveva raccontato dell’amarezza dichiarando: “Sono ragazzi che si trovano a giocare ogni pomeriggio, come mio figlio, e quando si sono trovati davanti a quella scena sono rimasti di sasso”. Il canestro, a quanto pare, è stato svitato e rubato. Un atto di vandalismo senza alcun motivo, ma che ha colpito il direttivo della Rhodigium che si è messo subito in moto per riportare lo status quo.

E l’altro giorno il tabellone è stato ripristinato grazie alla società che sulle proprie pagine social ha scritto: “Ci hanno distrutto il canestro, non la nostra voglia di giocare. Abbiamo contattato il gruppo famiglie e il parroco rendendosi disponibile, vista la richiesta dei ragazzi, alla sostituzione del canestro. E così 4 giorni fa tutto è tornato come prima nel magico campetto. Perché il canestro del campetto non è un semplice canestro. È il canestro dei pomeriggi passati con gli amici a tirare accompagnati dal suono della cicale. È il canestro del ‘non importa se sbagli’. È il canestro che il pallone ama di più, perché non può fare ‘ciuff’ ma solo ‘sdeng’, amen se dentro o fuori. È il canestro dei ragazzi e delle ragazze che amano così tanto il basket da giocarlo con 40 gradi all’ombra. È il canestro del ‘ci troviamo alle 4’ ma non sappiamo quando andiamo a casa. È il canestro dell’estate. È il canestro che i nostri ragazzi hanno ricostruito dopo che dei vandali lo avevano distrutto. È il canestro delle rivincite. È il canestro della libertà”.