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Un milione di euro per l’Enzo Bari

Questo l’ammontare della somma che verrà utilizzata per interventi di miglioramento sismico

Un milione di euro per l’Enzo Bari

Interventi di miglioramento sismico in corso all’istituto Enzo Bari. Hanno preso il via nelle ultime settimane i lavori mirati al miglioramento sismico dell’edificio scolastico di viale Stazione; un’opera resa possibile grazie ai fondi Pnrr che vede la “regia” della Provincia.

I lavori, che comprendono anche interventi di ristrutturazione della copertura e rifacimento del manto di impermeabilizzazione della sede dell’Ipsia, hanno come finalità il miglioramento sismico strutturale dell’edificio, per un importo complessivo di oltre un milione di euro.

L’intervento è partito di recente ma, vista la complessità delle opere, impegnerà i mesi estivi per poi riprendere nel 2024, sempre durante la pausa tra un anno scolastico e l’altro. “Poiché l’intervento, data l’invasività dei lavori, deve necessariamente essere realizzato con la scuola libera dagli studenti - si legge nella relazione progettuale redatta dalla Provincia - si è proceduto con una progettazione suddivisa in due fasi concentrate nelle pause estive dell’anno 2023 e dell’anno 2024”. Le lavorazioni, come si evince ancora dai dettagli resi noti nella relazione della Provincia, sono quindi state suddivise in due tranches: la prima fase, che impegna la pausa estiva dell’annualità 2023, riguarda i lavori per la nuova copertura in acciaio; il placcaggio della parete est ed il raddoppio della parete di spina al piano secondo; mentre nella seconda fase, prevista nella pausa estiva dell’annualità 2024, sono in agenda lavori di consolidamento del primo solaio; la realizzazione di nuovi telai in cemento armato e l’inserimento di nuove catene metalliche.

“Le interferenze che si vengono a creare con il plesso scolastico possono essere suddivise in tre fasi - evidenzia ancora il documento - Una prima fase preliminare (da inizio giugno) dove con il plesso ancora in funzione l’impresa dovrà approvvigionare ed accatastare il materiale nell’area cortiliva. Una seconda fase in cui il plesso scolastico sarà chiuso e pertanto tutto l’edificio diventerà cantiere. Infine una terza fase (prime settimane di settembre) in cui ci sarà la ripresa del plesso scolastico con il cantiere che si avvia nella fase conclusiva e quindi si dovrà gestire la progressiva uscita dell’impresa con l’ingresso degli studenti e del personale”.

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Commenti all'articolo

  • frank1

    13 Luglio 2023 - 11:04

    a pensarci bene,con unmilione di euro si poteva costruire una scuola ex novo

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