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ROVIGO

Carcere, solo 10 agenti in arrivo

La segnalazione del sindacato di polizia penitenziaria

Carcere, solo 10 agenti in arrivo

Sarà di soli 50 agenti, 23 donne e 27 uomini, l’incremento complessivo stabilito per i dieci istituti carcerari del Veneto: numero notevolmente inferiore rispetto alla reale necessità di nuovi agenti evidenziata da Fns (Federazione nazionale sicurezza) Cisl Veneto, che ora valuta un’ampia e diffusa mobilitazione. Nel dettaglio si tratta di 10 nuovi agenti per Vicenza, 7 per Padova, 4 Belluno, 10 Rovigo, 20 Treviso, 4 Venezia e 5 Verona.

E’ davvero profondo il malcontento della categoria, che rappresenta e tutela i lavoratori e le lavoratrici della Polizia penitenziaria, in seguito all’incontro di mercoledì scorso con il provveditore del Triveneto Maria Milano Franco d'Aragona. L’obiettivo era appunto di discutere quanto definito dal Dap (Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria), che per tutti i sedici istituti del Triveneto, in aggiornamento al decreto ministeriale del 2017, ha nei giorni scorsi assegnato un incremento di risorse pari a 96 agenti.

“La situazione già critica è ulteriormente esasperata dal perdurante atteggiamento antisindacale emerso anche da quest’ultimo incontro – commenta Giuseppe Terracciano, segretario regionale aggiunto di Fns Cisl Veneto – da parte nostra è ampia l’insoddisfazione, e riguarda la proposta nella sua globalità. Anzitutto per i numeri in sé, perché largamente insufficienti a colmare il gap tra la dotazione e le effettive necessità. Ma ancor di più perché è proprio una politica di assunzioni straordinarie a mancare, ossia una visione di prospettiva. Fatto grave anche in vista dei cospicui pensionamenti attesi nel prossimo triennio”.

“Di fronte all’ennesimo ‘muro’ - conclude - siamo decisi a intraprendere un’ampia azione di protesta finché le richieste degli uomini e delle donne della Polizia penitenziaria non saranno recepite dall’amministrazione e dalle istituzioni tutte. Una mobilitazione che toccherà tutto il territorio, e per cui auspichiamo la partecipazione delle altre sigle sindacali, con presidio costante di fronte al Provveditorato, a Padova, e sit-in dinanzi a ogni istituto della regione”.

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