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ROVIGO

La Commenda non vuole altro degrado

“Purtroppo i politici non si occupano dei nostri problemi. Così il quartiere rischia di morire”

La Commenda non vuole altro degrado

Casa Serena come l’ex ospedale Maddalena. E’ questa la grande paura che serpeggia in Commenda, tra commercianti e cittadini. Dopo che il tavolo di trattativa tra Iras e Comune è saltato, e con la casa di riposo che ha deciso di dismettere comunque la struttura di via Bramante, la paura di un altro buco nero inizia a farsi sentire.

Anche perché la vicenda del Maddalena ha lasciato ferite profonde nella zona. L’ex ospedale è nel degrado più totale da quasi vent’anni, e per lungo tempo ha offerto nascondiglio e riparo a sbandati e malintenzionati, che in molte occasioni l’hanno usato come quartier generale per lanciare i propri attacchi all’intero quartiere. Ora tutto questo potrebbe ripetersi. E tra i residenti prendono piede sconforto e frustrazione: cittadini e commercianti, infatti, non vedono un futuro roseo per il loro quartiere. E puntano il dito verso il Comune: “La colpa è della politica e dell’amministrazione, che in tanti anni non hanno risolto problemi noti”.

Mariano, il parrucchiere della Commenda, è nettissimo nella sua posizione. “Questa storia mi sembra abbastanza chiara - dice - a Rovigo ci sono tantissimi immobili chiusi ma la politica non riesce a far nulla per invertire questa tendenza. Se parliamo di Casa Serena, io mi sento di dire che quella struttura serviva, specialmente nel contesto di una popolazione cittadina che sta invecchiando sempre di più”.

Il barbiere insiste sulle tante “scatole vuote” presenti in città, “dalla caserma Silvesti all’ex questura, ci sono troppi edifici che accumulano soltanto polvere da tanti anni. A due passi da noi, qui in Commenda, c’è anche l’ex sede della Banca d’Italia chiusa da tempo e diventata meta ambita soltanto da colombi in cui si accumula sporcizia. Temo proprio che anche Casa Serena, purtroppo, farà questa fine perché la politica viaggia a una velocità diversa rispetto a quelle che sono le necessità della città”.

Anche Federico, residente nella zona, è amareggiato dalla classe politica rodigina: “Non ci sarà futuro finché gli amministratori non faranno il loro dovere, cioè finché non si metteranno al lavoro per risolvere i problemi e le vere esigenze dei cittadini. Purtroppo a volte penso che di questa Commenda non importi nulla a nessuno”.

Rainiero, in passato, si è impegnato a livello politico comunale. “Se andrà avanti così - commenta - il nostro quartiere sarà sempre più vuoto. Dobbiamo ringraziare qualche commerciante che resiste e resta aperto: meriterebbe più aiuto. Io mi chiedo perché siamo arrivati a questo punto! La questione dell’ex ospedale Maddalena è una storia vecchia di vent’anni. Ora rischiamo che Casa Serena faccia la stessa fine. Io ho provato a fare politica, ma a un certo punto ho lasciato perdere perché quando andavo agli incontri si parlava del nulla, senza mai arrivare a niente di concreto”.

Infine, l’edicolante del quartiere, Roberto, è sconsolato: “Il futuro di questo quartiere? Non lo vedo bene. Con l’addio a Casa Serena si creerà ulteriore grande degrado. E parlando con la gente percepisco poca fiducia verso i nostri amministratori, di qualunque colore siano”.

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