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Da Padova

“Il fatto non sussiste” prosciolta Patrizia Simionato

La decisione del giudice

La sanità polesana promossa

Il giudice per le udienze preliminari del tribunale di Padova ha disposto il non luogo a procedere, “perché il fatto non sussiste”, nei confronti di Patrizia Simionato, ex direttrice di Azienda Zero, ed attuale dg dell’Ulss5) che era accusata di un indebito versamento di 20mila euro dalla stazione appaltante della sanità veneta alla Fondazione Scuola di sanità pubblica. Assieme a Patrizia Simionato erano imputati anche l'ex direttore regionale della sanità, Domenico Mantoan e Alessandra Stefani, dipendente amministrativa dell'Ulss di Vicenza e distaccata alla Scuola di sanità pubblica.

Nei confronti dei tre la Procura aveva ipotizzato il reato di “induzione indebita a dare o a promettere utilità”. Mantoan e Stefani sono stati assolti.

La vicenda riguardava un provvedimento firmato da Mantoan il 4 agosto 2020 per il trasferimento di un contributo di 20mila euro alla Fondazione Ssp, per un dipendente, allo scopo di aumentarne la produttività. Stefani, sempre secondo l’accusa avrebbe invece compiuto in maniera illecita, pressioni sull’allora direttore di Azienda Zero per per dare l'ok al pagamento.

"Riteniamo la decisione del tribunale conforme alla verità storica - afferma in una nota il legale di Patrizia Simionato, Alessandro Moscatelli - immuni da illegittimità, in un periodo storico, quello del Covid, molto difficile per tutti". “La decisione - aggiunge - ha ristabilito il corretto ordinamento dei fatti e dell’agire della mia assistita".

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