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L'APPELLO

Salvate la pesca dal granchio blu

Riunione per mettere a punto un documento comune

Inizia la guerra al granchio blu

Si è tenuto oggi, giovedì 20 luglio, in modalità videoconferenza, il vertice del Comitato di Gestione, del Gruppo Tecnico e del Comitato Consultivo del Distretto di Pesca Nord Adriatico, convocato dall’Assessore alla Pesca della Regione Veneto, Cristiano Corazzari. Vi hanno partecipato anche gli Assessori dell’Emilia Romagna Alessio Mammi (Agricoltura e Agroalimentare) e del Friuli Venezia Giulia Stefano Zannier (risorse Agroalimentari, Forestali e Ittiche).

Sul tavolo di confronto, il sentito problema dell’invasione del “granchio blu”, i cui effetti drammatici sulle attività produttive legate all’allevamento di molluschi bivalvi sono stati ampiamente illustrati dai rappresentanti delle Organizzazioni professionali di categoria e sindacali presenti all’incontro.

“Nel corso della riunione - riferisce Corazzari - è stato approvato un documento ufficiale del Distretto di Pesca del Nord Adriatico, che costituisce una concreta base di lavoro per affrontare l’intera questione con concretezza e la necessaria tempestività”.

Il documento descrive le caratteristiche del fenomeno e di questo predatore di vongole veraci, mitili e ostriche e sottolinea come la fascia costiera dell’Adriatico settentrionale e il sistema delle aree lagunari comprese tra Monfalcone a nord e Ravenna a sud costituiscano il più importante polo produttivo di molluschi bivalvi d’Italia, sostenuto dal lavoro di circa quattromila imprese di pesca e acquacoltura. In particolare, recita il documento, nei comuni del Delta del Po emiliano-romagnolo e veneto (Comacchio, Goro, Rosolina, Porto Tolle e Porto Viro) l’allevamento di vongole veraci, mitili e ostriche è una asset strategico per l’economia locale, stante che una parte consistente della popolazione residente è impegnata proprio nelle attività di pesca.

Il Documento si conclude con una serie di richieste da rivolgere al Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste: convocazione urgente di un tavolo tecnico per definire e adottare con immediatezza misure e provvedimenti efficaci, concertati e condivisi; disporre, per il tramite degli organismi scientifici operanti nel CNR o nell’ISPRA, l’accertamento delle condizioni al fine della dichiarazione di Stato di calamità; immediata attivazione di una misura, con adeguate risorse, per la tutela della biodiversità con il prelievo della massima quantità possibile di granchi blu, con la partecipazione dei pescatori e la supervisione di un Istituto scientifico; avviare progetti di sviluppo della biologia della specie per individuare le migliori strategie di lotta biologica; definire, approvare e attuare un Piano Nazionale per il controllo e la riduzione del numero di questa specie aliena; introdurre per legge un meccanismo di autodifesa dell’acquacoltore analogo a quello posto in atto per l’autodifesa degli agricoltori dai cinghiali e da altra fauna selvatica oggetto di Piani di controllo; attivare politiche e iniziative per far conoscere e promuovere il consumo alimentare di questo prodotto e incentivare il consumo mediante la nascita di una filiera di trasformazione del prodotto.

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