“Esclusi da un progetto comune”

“Siamo già a oltre 50 iscritti per i nostri Open Day!”. La voce, che tradisce una cascata di entusiasmo, è quella di Andrea Bedeschi; dirigente e addetto stampa del Pgs San Giusto di Porto Viro.

Iniziativa pensata dallo storico club calcistico giovanile e che partirà lunedì 24 (per proseguire mercoledì 26 e venerdì 28 luglio), riservata ai nati dal 2013 al 2018, proprio per far provare appieno il gusto di dare un calcio ad un pallone. E, prima di tuffarsi nella nuova stagione agonistica, ecco il Bardolino-bis; ovvero una sorta di ritiro, al pari di una società professionistica, sulla suggestiva e rinomata località sul lago di Garda come già successo un anno fa.

Esperimento riuscitissimo, nella settimana stavolta che va dal 27 agosto al 2 settembre, per i ragazzi dal 2009 al 2014. Insomma tanta carne al fuoco nel Pgs che, per la prossima annata, si presenterà con i Piccoli Amici (2017/2018) ricordando che da gennaio 2024 si potranno aggregare anche i 2019, al compimento del 5° anno d’età. Quindi, si prosegue con i Primi Calci (2015/2016), Pulcini (2013/2014), Esordienti (2011/2012) e si termina con i Giovanissimi, annata 2009/2010. Iscrizioni aperte dal 1° luglio, con la succulenta clausola che il secondo figlio non avrà alcuna spesa a carico.

Eppure, è un clima agrodolce quello che si respira adesso nel San Giusto, come dichiarano all’unisono lo stesso Bedeschi e il presidente, Mario Mirimin. Perché, di fatto, si trovano e si sentono isolati dalle altre realtà calcistiche della città; quella della prima squadra e dell’altro club giovanile, il Gsr Taglio di Donada. “Ci vediamo esclusi da un progetto comune e ne dobbiamo ancora capire il motivo; visto che negli anni passati fra noi c’è sempre stata un’ottima collaborazione. Pensiamo ad esempio ai tanti giovani calciatori provenienti dal nostro vivaio e che, in questa stagione, hanno portato a dei risultati per quanto riguarda il Porto Viro”.

Inutili finora anche i tentativi di trovare, o meglio, ritrovare un’intesa attorno ad un tavolo. “So che si doveva organizzare un incontro voluto dall’assessore allo sport Michele Capanna e al quale sarebbe stato presente pure il sindaco”, mette a conoscenza Mirimin, “ma le altre parti interessate non ne hanno voluto sapere”. Con il presidente che non nasconde il suo disappunto (“Dispiace che ci sia questa rottura”), ma che allo stesso tempo alza fiero la testa: “Adesso sarà nostro compito fare di tutto per riprenderci la nostra storia, interrotta dal 2013. Noi continueremo il progetto di insegnamento di calcio giovanile; come abbiamo sempre fatto e migliorandoci sempre di più, cercando di raccogliere più frutti possibile per il bene dei nostri giovani. Usando tutte le forze possibili e collaborando con chi ha rispetto per noi”.