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ADRIA

Corso aperto, i dubbi del Pd

La proposta dem: “Serve una commissione per valutare la questione in tutta la sua complessità”

Corso aperto, i dubbi del Pd

La probabile riapertura al traffico del tratto di corso sud da largo Mazzini all’intersezione con via Brollo, lascia alquanto perplesso il Partito democratico. Nei giorni scorsi si è riunita la commissione ambiente dem dopo l’incontro pubblico di martedì scorso dove è emerso chiaramente che tale proposta sarà portata avanti dal sindaco e dalla giunta visto l’ampio consenso arrivato dai commercianti. Unica voce contraria quella di un residente.

A questo punto da vicolo Che Guevara arriva la proposta rivolta all’amministrazione comunale di “creare una commissione viabilità e trasporti che possa essere luogo di confronto per tutti i portatori di interesse, ovvero commercianti, cittadini, studenti, forze politiche e tutte le associazioni ambientali e culturali per poter affrontare la tematica in modo organico ed esaustivo. Così da diventare punto di svolta per migliorare la qualità della vita della nostra città”.

Riguardo al recente incontro pubblico, il Pd si chiede “quali siano i motivi che hanno spinto l’amministrazione comunale a mettere, probabilmente, in discussione la viabilità esistente. Pensiamo che il sindaco e l’attuale giunta debbano affrontare il problema non solo attraverso un incontro, peraltro legittimo, ma, soprattutto, nelle sedi istituzionali deputate a raccogliere proposte e deliberare, commissioni e consiglio comunale”.

E ancora: “Il problema a nostro avviso non sono solo i ‘vicoli chiusi’ ma i portafogli vuoti. Adria è una città più povera rispetto a 20 anni fa: ha perso i servizi, in particolare la sanità a scapito di quella privata, il primato nel commercio offshore, i giovani preferiscono acquistare online, gli abitanti sono in continua diminuzione, sempre più giovani laureati lasciano la nostra città per cercare lavoro altrove”.

Allora in casa dem si chiede di “rendere la nostra Adria una città a misura di uomo, di bambino, della famiglia, una città aperta, inclusiva, che favorisca chi viene per servizi e acquisti, ma nel rispetto dell’ambiente e favorendo l’uso di mezzi alternativi e meno inquinanti come la bici, con progetti mirati tendenti ad abbandonare l’uso dell’automobile”.

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