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VENETO

Elisabetta muore all'improvviso a 29 anni

Resana sotto choc, era una ricercatrice di enorme talento

Elisabetta muore all'improvviso a 29 anni

Una giovane brillante, con un futuro promettente e una carriera di successo nel campo della ricerca scientifica, è stata strappata alla vita prematuramente da un tragico episodio avvenuto durante una vacanza nel Peloponneso, in Grecia. Elisabetta Caon, una talentuosa ricercatrice italiana di soli 29 anni, di Resana, Treviso, ha perso la vita a causa di un'ischemia cardiaca improvvisa, lasciando amici e familiari sconvolti e addolorati.

Elisabetta aveva da poco concluso il suo dottorato di ricerca presso l'University College di Londra, e si apprestava a intraprendere una carriera nel mondo accademico sempre nella capitale inglese. La sua dedizione allo studio e alla ricerca aveva già portato a diverse pubblicazioni scientifiche di rilievo nel campo delle malattie epatiche.

Nata a Resana, Elisabetta aveva dimostrato fin da giovane un talento eccezionale. Dopo aver frequentato il liceo scientifico Giorgione con eccellenti risultati, si era iscritta alla facoltà di Biotecnologie dell'Università di Padova. Qui aveva ottenuto sia la laurea triennale che quella magistrale, entrambe con il massimo dei voti.

Nel 2018, mosse i suoi passi verso Londra per il dottorato di ricerca, e da allora la sua carriera accademica aveva preso il volo. Il futuro sembrava radioso per Elisabetta, che si apprestava a unirsi a un laboratorio ospedaliero londinese per continuare il suo lavoro di ricerca.

Durante la sua permanenza all'estero, non aveva mai perso i contatti con la sua famiglia e i suoi cari a Resana. Particolarmente affettuosi erano i rapporti con le cugine, con cui manteneva un legame molto stretto. La tragica notizia della sua scomparsa aveva sconvolto tutti coloro che l'avevano conosciuta, ricordandola come una persona di grande dolcezza ed eleganza, nonché brillante e affettuosa, sebbene un po' timida.

Oltre alla passione per la ricerca e lo studio, Elisabetta aveva sviluppato altre due grandi passioni nella sua vita: la musica e il volontariato. Amava suonare la chitarra ed era stata membro del Quartetto Sliwowitz, un ensemble che aveva ottenuto importanti riconoscimenti in vari concorsi nazionali ed internazionali.

Ma il cuore di Elisabetta batteva anche per gli altri, dimostrandolo attraverso il suo impegno costante nel volontariato. Fin dai tempi del liceo, aveva partecipato attivamente come animatrice dei Grest delle parrocchie di Castelfranco. Inoltre, aveva stretto un rapporto speciale con l'associazione "Perchè No?" di Cittadella, che si occupava di iniziative di aiuto e solidarietà con alcune comunità in Bosnia ed Erzegovina. Elisabetta aveva partecipato con entusiasmo a numerose attività in questo Paese, dimostrando un cuore generoso e altruista.

Ora, il suo corpo sarà rimpatriato in Italia per le celebrazioni funebri che si terranno a Resana. Amici, familiari e la comunità intera si riuniranno per dare l'ultimo saluto a questa giovane donna, un esempio di dedizione, passione e altruismo.

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