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IL CASO

Cacciatori aggrediti da un orso, uno è ferito

E' accaduto in Trentino

Regioni e Province autonome dell’arco alpino fanno squadra per tracciare la presenza dell’orso bruno

Una tranquilla escursione sulle Giudicarie, in Trentino, zona a nord del Lago di Garda, si è trasformata in un incontro ravvicinato con un'orsa che ha lasciato uno dei due cacciatori ferito. Intorno alle 6 della mattinnata di domenica 30 luglio, una coppia di cacciatori stava seguendo il sentiero Mandrel fino alla malga Avalina, a 1.970 metri di quota sopra il paesino di Roncone, quando secondo le prime ricostruzioni ha avuto un inaspettato incontro con una madre orsa e il suo piccolo.

Probabilmente minacciata dalla presenza dei cacciatori, la madre orsa ha reagito in modo aggressivo e ha inseguito i due giovani uomini. Spaventati, i cacciatori hanno cercato di allontanarsi dalla pericolosa situazione, urlando per tentare di allontanare l'animale. Tuttavia, uno dei due cacciatori è scivolato lungo il sentiero, cadendo a terra, mentre l'altro si è arrampicato su un arbusto. L'orsa, determinata, è riuscita a raggiungere l'uomo sospeso sull'arbusto e ha afferrato una delle sue ghette, trascinandolo a terra.

Dopo l'attacco, l'orsa e il suo piccolo si sono allontanati, ma uno dei cacciatori ha riportato una contusione al costato a causa della caduta su una pietra. Il giovane è stato portato in ospedale a Tione per ricevere le cure necessarie e si trova ora sotto osservazione. Sul luogo dell'incidente è intervenuta l'unità cinofila dei forestali per effettuare le rilevazioni necessarie a ricostruire la dinamica dell'attacco.

L'episodio riaccende il dibattito sugli orsi in Trentino, regione dove gli orsi sono circa 100, reintrodotti e riprodottisi grazie a un piano europeo di ripopolamento. Proprio pochi mesi fa, la regione era stata scossa dalla morte del podista Andrea Papi, avvenuta anch'essa per mano di un'orsa. Da allora, si discute animatamente sul destino degli orsi nel territorio trentino.

Per approfondire leggi anche:

Il presidente della provincia di Trento, Maurizio Fugatti, ha sostenuto la necessità di ridurre il numero di orsi e di abbattere l'esemplare Jj4, ritenuto responsabile della morte di Papi. Tuttavia, nonostante le numerose ordinanze di abbattimento, l'orsa Jj4 continuerà a vivere in cattività in Romania, poiché i provvedimenti sono stati bloccati sia dal Tar che dal Consiglio di Stato.

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Commenti all'articolo

  • frank1

    31 Luglio 2023 - 11:04

    gli animalisti che dicono?? idea:portare gli animali a casa loro

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