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VENETO

Giorgio muore in moto a 35 anni

Lo ricordano tutti come un ragazzo meraviglioso: grande lavoratore, sportivo, solare e amichevole con tutti

Giorgio muore in moto a 35 anni

Una figura gioiosa, dinamica e gentile, così è ricordato Giorgio Violato, un ragazzo di 35 anni, dalla sua famiglia e da tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo. La tragica notizia della sua scomparsa ha lasciato attoniti e sgomenti familiari e amici, che lo hanno sempre visto come un ragazzo meraviglioso, appassionato di sport e del suo lavoro, e capace di lasciare un segno positivo ovunque andasse.

E' morto nella notte tra venerdì e sabato, in via Chiesanuova a Padova al confine con via Mazzini del Comune di Rubano. Secondo le prime ricostruzioni, con la sua moto, una Ducati Monster, per cause al vaglio delle forze dell'ordine si è schiantato contro una Mercedes 200E condotta da una moldava di 44 anni.

Giorgio era nato e cresciuto a Sant'Agostino di Albignasego, vivendo con i suoi genitori e la sorella. Una famiglia molto unita, nella quale il padre, Carlo, aveva ricoperto a lungo il ruolo di storico dipendente del Comune di Albignasego. Il giovane lavorava presso la Fip Mec srl di Selvazzano, un'azienda che gli permetteva di viaggiare e fare belle esperienze in tutto il mondo.

Per essere più indipendente e vicino al lavoro, qualche anno fa Giorgio si era trasferito a Villaguattera di Rubano, in una pittoresca porzione di bifamiliare circondata dalla campagna. Qui, poteva godere di una tranquilla oasi di pace, a pochi passi dal caos della città e dal traffico della regionale 11. La sua casa era circondata da un rigoglioso giardino e poteva contare sulla piacevole vicinanza di una giovane famiglia.

Oltre al suo lavoro, Giorgio coltivava diverse passioni sportive. Fin da giovane aveva dimostrato talento nel calcio, giocando sia per il Sant'Agostino che per il San Giacomo ad Albignasego. Il tiro con l'arco era un'altra delle sue passioni, tanto da scegliere un'immagine di sé mentre scocca una freccia come copertina della sua pagina Facebook. Giorgio aveva anche gareggiato con il team degli Arcieri Rio di Ponte San Nicolò, specializzandosi nella categoria dell'arco olimpico.

Tuttavia, una delle sue discipline sportive preferite era il palla tamburello, in particolare nella specialità del gioco sulla sabbia. Si era dedicato con grande generosità e passione all'associazione Tamburello Padova, contribuendo con entusiasmo allo sviluppo di questo sport.

Grazie al suo impegno e alla dedizione, Giorgio aveva raggiunto livelli agonistici di rilievo, partecipando alle finali nazionali di alcuni tornei e ottenendo buoni risultati a livello federale. La sua passione per il palla tamburello aveva superato i confini regionali, ricevendo riconoscimenti anche da una nota associazione di Macerata, testimoniando l'ampia portata della sua "fama" sportiva.

Ma la sua personalità non si limitava solo allo sport: Giorgio amava anche la moto e la musica hardcore, ascoltata ad alto volume. La sua energia e il suo spirito esuberante lo rendevano amato e stimato da chiunque lo incontrasse, oltre che un grande amico per molti.

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