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il caso

“Modifiche al Pnrr, subito finanziamenti alternativi”

L'analisi del presidente Anci Antonio Decaro

“Modifiche al Pnrr, subito finanziamenti alternativi”

Il nuovo Pnrr del governo Meloni prevede tagli di tredici miliardi ai comuni, tuttavia viene promessa la possibilità di un loro rifinanziamento. Inoltre, vengono effettuati tagli per sei miliardi alle infrastrutture e alle “piccole opere”, con conseguente stop alla rigenerazione urbana e alla riduzione del rischio idrogeologico. Tra le eliminazioni dei fondi, figurano quelli destinati alle alluvioni, al welfare e all’Ilva.

Il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, ha subito criticato l’idea di spostare i fondi del Pnrr destinati ai Comuni al progetto RePower, definendola “assurda”, soprattutto considerando che l’81% dei fondi del Pnrr gestito dai ministeri è ancora senza una chiara destinazione. L’Anci desidera mantenere il proprio 19% dei fondi, soprattutto perché hanno già avviato progetti e spese con queste risorse. Secondo Decaro è necessario comprendere quali opere potrebbero essere potenzialmente incompatibili con il Pnrr. “Se risultassero effettivamente incompatibili, è fondamentale trovare alternative per finanziarle”. Decaro sottolinea che i sindaci hanno obblighi vincolanti e impegni presi sia con i cittadini che con le imprese, e hanno già avviato progetti di spesa con le risorse del Pnrr.

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