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GUARDIA DI FINANZA

Super a 2,50 euro: si indaga per speculazione

Le Fiamme Gialle hanno avviato una serie di accertamenti

La benzina sfiora quota due euro

La Guardia di Finanza ha avviato un'indagine approfondita sui rincari del carburante e sulle pratiche dei cosiddetti "furbetti della benzina". Nel mirino dell'operazione, che ha preso avvio di recente, ci sono anche i distributori di carburante, a cui è stato imposto un obbligo importante: esporre i prezzi medi di benzina e diesel. Questa misura, prevista dal Decreto Benzina approvato dal governo Meloni a gennaio, entrerà in vigore il primo agosto e consentirà agli automobilisti di confrontare i prezzi praticati dai gestori delle stazioni di servizio con il prezzo medio della rete.

Questa nuova normativa ha l'obiettivo di mettere fine alle pratiche speculative di alcuni distributori, che spesso propongono prezzi eccessivamente alti, approfittando della situazione di mercato per guadagni ingiustificati. Le sanzioni per i distributori che non rispettano l'obbligo di esporre i prezzi medi possono arrivare fino a 2.000 euro.

La Guardia di Finanza sta inoltre conducendo una specifica indagine sulla cosiddetta "super servita", che è stata segnalata a prezzi esorbitanti di 2,50 euro al litro. Nel frattempo, i prezzi medi attuali si attestano a 1,75 euro per il gasolio e 1,89 euro per la benzina. Il governo sta adottando altre misure per contrastare gli speculatori e garantire maggiore trasparenza e tutela per i consumatori.

Tra queste iniziative, ci sono l'introduzione di un vademecum per i viaggiatori e la creazione di un numero verde dedicato alle segnalazioni dei cittadini. La Guardia di Finanza, su impulso di Mr. Prezzi, sta continuando il monitoraggio delle strade e delle autostrade per garantire la massima vigilanza e prevenire eventuali frodi.

Secondo Davide Tabarelli di Nomisma Energia, il prezzo del carburante è influenzato principalmente dal prezzo internazionale della benzina, che arriva su navi con un carico di circa 35 milioni di litri. A questo vanno aggiunte le tasse e i costi di trasporto, che portano agli attuali 1,89 euro al litro per la benzina. Tabarelli suggerisce di evitare di fare il pieno presso i distributori con prezzi troppo elevati e di optare per il self-service, che può comportare risparmi significativi.

Per il futuro, Tabarelli sottolinea l'importanza di rafforzare il settore delle raffinerie e ridurre i costi di produzione del carburante. Inoltre, ritiene che l'auto elettrica non sia la soluzione ideale, ma sottolinea l'opportunità di sfruttare maggiormente le risorse petrolifere nazionali, come quelle presenti in Sicilia e Basilicata.

Nel frattempo, il Ministro dell'Economia, Valeria Urso, sta definendo un protocollo anti-inflazione per i prodotti di largo consumo. Questo patto coinvolgerà la filiera dei produttori e dei distributori con l'obiettivo di stabilizzare i prezzi di prodotti essenziali come pane, pasta, farina, olio, uova, riso e prodotti per l'infanzia. Si tratterà di un'iniziativa temporanea su base volontaria, finalizzata a contenere l'aumento dei costi per le famiglie durante un "trimestre anti-inflazione", che dovrebbe partire ad ottobre e durare fino a dicembre. Questa misura mira a fornire un sollievo alle famiglie italiane, alleviando l'impatto dell'aumento generale dei prezzi sui prodotti di prima necessità.

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