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VENETO

Fausto se ne va a soli 43 anni

Appassionato ciclista, ha combattuto a lungo contro la malattia

Fausto se ne va a soli 43 anni

La luce di Fausto Collesei, di Brugine, ciclista appassionato e un uomo di grande cuore, si è spenta martedì 1 agosto mattina all'Istituto Oncologico del Veneto (Iov) di Padova, dove era ricoverato da qualche giorno. Lui, che aveva combattuto contro un tumore per cinque lunghi anni, è stato un esempio di forza, determinazione e positività per tutti coloro che lo hanno conosciuto.

A soli 43 anni, Fausto ha lasciato un segno indelebile nelle vite di chi ha avuto il privilegio di incrociare il suo cammino. La sua malattia non è riuscita a spegnere il suo sorriso contagioso, la sua gentilezza e il suo amore per la vita. Una malattia che ha combattuto fianco a fianco con la sua amata moglie, Deborah Tono, e che ha affrontato senza mai cedere all'abbraccio dell'arrendevolezza.

"Anche nei momenti più tristi, non ha mai fatto pesare la sua condizione di salute ad amici e parenti. Aveva sempre una parola buona per tutti e a tutti sapeva strappare una risata," racconta commossa Deborah, la compagna di una vita, ricordando il loro percorso condiviso di amore e resilienza.

Fausto Collesei è stato una persona notissima e profondamente amata nella comunità di Brugine, dove ha vissuto per anni insieme a Deborah. Le decine di messaggi di cordoglio e affetto che stanno giungendo alla famiglia testimoniano la vasta rete di persone che ha toccato con la sua bontà e il suo spirito solare.

Ma Fausto non era solo un uomo dai grandi valori umani, era anche un appassionato ciclista che ha fatto della bicicletta la sua compagna di avventure. Sin da piccolo, ha dimostrato una passione innata per le due ruote, una passione che lo ha portato a diventare un ciclista dilettante di successo. Gara dopo gara, ha scalato le vette del ciclismo, accumulando vittorie a livello regionale e nazionale e dimostrando un impegno costante verso la sua passione.

Le due ruote lo hanno portato a esprimere la sua grandezza non solo a livello sportivo, ma anche come persona. La sua dedizione allo sport e la sua umiltà gli hanno aperto le porte delle maggiori società ciclistiche e lo hanno reso un punto di riferimento per i giovani aspiranti ciclisti.

Ma il suo spirito generoso non si è fermato alla sua attività sportiva. Nel suo ultimo atto di altruismo, ha scelto di donare gli organi, regalando la vista a chi non poteva vederla. Una scelta che riflette la sua natura nobile e compassionevole, un modo per continuare a fare la differenza anche dopo la sua scomparsa.

La famiglia di Fausto Collesei, nel ringraziare il personale dell'IOV per l'attenzione e la cura prestate, ha espresso il desiderio di destinare le donazioni in suo nome all'Istituto Oncologico del Veneto, un gesto che testimonia la loro gratitudine e l'attenzione alle necessità degli altri.

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