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Per non dimenticare le 85 vittime

I membri di Polesine Progressista e Anpi hanno voluto di essere presenti alla tradizionale manifestazione

Per non dimenticare le 85 vittime

In occasione del 43° anniversario della strage alla stazione di Bologna, un piccolo gruppo di polesani, componenti di Polesine Progressista e Anpi Ficarolo, ha voluto di essere presente alla tradizionale manifestazione che, come ogni anno da quel maledetto 2 agosto 1980, accoglie in piazza Medaglie d’Oro chi non vuole e non può dimenticare l’attentato neofascista che costò la vita a 85 persone e procurò ferite ad altre 200.

Polesine Progressista, nei mesi scorsi, in collaborazione con Anpi, ha ospitato a Ficarolo il presidente dell’associazione tra le vittime, Paolo Bolognesi e poi, a Gaiba, allo scopo di approfondire ulteriormente l’argomento, ha presentato il libro di Paolo Morando “La strage di Bologna”. La strage alla stazione di Bologna è una delle tessere del mosaico eversivo, probabilmente la più importante, che ha segnato in modo indelebile la vita politica del nostro Paese e per questo motivo, Polesine Progressista, ha inserito nel proprio programma di attività, l’approfondimento dell’argomento.

“Bologna ma non solo – spiegano i responsabili del gruppo politico – culturale che opera in alto Polesine -  Abbiamo accolto a Ficarolo Daria Bonfietti, presidente dell’associazione delle vittime di Ustica, siamo stati al museo della memoria di Ustica a Bologna e quest’anno abbiamo ospitato Paolo Bolognesi a Ficarolo e Paolo Morando e Aldo Balzanelli a Gaiba. In una rassegna cinematografica abbiamo proiettato il film ‘La linea gialla’ e abbiamo partecipato, a Bologna, ad un paio di incontri organizzati da Auser Emilia Romagna, Anpi e Cgil, sempre relativi a questa, a nostro avviso importantissima, fase storica della nostra Repubblica. Nei prossimi mesi, è nostra intenzione costruire altri momenti di confronto, intanto, mercoledì, abbiamo partecipato alla manifestazione del 2 agosto".

"Perché ormai diamo tutto per scontato ma fare politica, conoscere l storia ed esercitare la memoria, ha senso solo se abbiamo la forza di impegnare intellettualmente e fisicamente noi stessi. Quindi, la presenza a Bologna per noi è stata parte di un percorso che da un paio d’anni abbiamo deciso di intraprendere. Con serenità ma anche con molta determinazione”.

Sul palco il presidente dell’Associazione tra i familiari delle vittime della strage alla stazione di Bologna Paolo Bolognesi, con un intervento denso di contenuti storici, politici e giudiziari, accanto a lui tante personalità, dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi al sindaco di Bologna, Matteo Lepore, da Pierluigi Bersani a Sandro Ruotolo, da Patrick Zaki, a Stefano Bonaccini. In corteo, insieme alle tante cittadine e ai tanti cittadini, la presenza discreta di Elly Schlein, rimasta ai piedi del palco durante la commemorazione ufficiale, dopo l’intervento di Bolognesi i tre fischi del treno hanno fatto scattare il minuto di silenzio, alle 10.20 in punto.

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