VOCE
VENETO
04.08.2023 - 08:38
Un gesto di protesta audace ha preso vita all'alba sulla passeggiata Bianchini a Padova, dove una giovane attivista ambientalista si è incatenata agli alberi minacciati dal taglio per fare spazio ai lavori sui sottoservizi, necessari per la costruzione della nuova linea del tram. La decisione di abbattere ben 39 alberi ha scatenato le ire di chi da tempo si batte per la difesa dell'ambiente e della bellezza naturale della città.
Fin dalle prime luci dell'alba, la manifestante ha adottato un gesto di disperata resistenza, incatenandosi a uno degli alberi che erano destinati ad essere abbattuti. La sua determinazione nel voler fermare i lavori ha attirato l'attenzione di cittadini, passanti e media locali, focalizzando l'attenzione sulla questione spinosa dell'equilibrio tra sviluppo urbano e tutela dell'ambiente.
Maurizio Ulliana, portavoce di uno dei comitati che si oppongono all'abbattimento degli alberi, ha dichiarato la sua presenza sul posto in solidarietà con l'attivista. Egli ha sottolineato che, sebbene sia indiscutibile la necessità di manutenzione, l'ampio abbattimento al fine di creare spazio per la nuova infrastruttura del tram rappresenta una decisione discutibile. Ha evidenziato che l'opera di abbattimento non può essere definita semplicemente come manutenzione, in quanto ciò che si sta verificando è un taglio massivo per permettere il tracciato del tram, che verrà seguito dalla piantumazione di giovani alberi in altre zone della città.
Uno degli aspetti più dibattuti riguarda l'inevitabile impatto sulla quantità di verde presente lungo il percorso del tram. Come sottolinea Ulliana, gli alberi svolgono un ruolo fondamentale nel fornire ombra e rinfrescamento durante le torride giornate estive. Questi benefici, insieme alla bellezza del paesaggio, andranno perduti con la costruzione dell'infrastruttura del tram. Si è aperto quindi un acceso dibattito sulla possibilità di trovare un compromesso tra lo sviluppo urbano e la salvaguardia dell'ambiente.
L'attivista ambientalista che si è incatenata agli alberi è nota per il suo coinvolgimento con il gruppo "Ultima Generazione", che si batte per la tutela dell'ambiente e per affrontare le sfide ecologiche del nostro tempo. Tuttavia, è importante sottolineare che l'azione di oggi è stata intrapresa a titolo personale.
Dopo diverse ore di protesta, la giovane attivista ha infine deciso di porre fine al suo gesto e di lasciare il luogo attorno alle 11 del mattino. L'evento ha sicuramente generato un dibattito rinnovato sulla bilancia tra progresso urbano e conservazione ambientale, richiamando l'attenzione su quanto sia importante trovare soluzioni sostenibili che rispettino entrambi questi aspetti fondamentali della vita cittadina.
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