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VENETO

Velox distrutto a revolverate, ormai è una rivolta

Secondo raid a Cadoneghe, dopo il caso dell'apparecchio fatto saltare in aria

Velox distrutto a revolverate, ormai è una rivolta

L'attacco è stato doppio, a Cadoneghe: un velox è stato fatto esplodere, un altro invece reso inservibile a suon di pistolettate.

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Mercoledì 9 agosto, intorno alle 21.40, un secondo attacco mirato agli autovelox ha scosso la tranquillità di Castagnara di Cadoneghe lungo la 307 regionale del Santo. In questo caso, un altro dispositivo automatico per la rilevazione automatica della velocità dei veicoli e il sanzionamento è stato colpito da un colpo di pistola, probabilmente a pallini, che ha infranto il vetro della telecamera.

Le indagini sono attualmente in corso sotto la guida dei carabinieri, che stanno lavorando per identificare e rintracciare il responsabile o i responsabili di quest'ultimo episodio di vandalismo stradale. Una delle principali linee investigative è l'acquisizione dei filmati provenienti dalle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona, che potrebbero fornire preziose tracce per risalire all'autore dell'azione.

L'incrocio con via Donizzetti è il punto in cui gli autovelox sono stati attaccati, e proprio qui i residenti hanno riferito di aver sentito una forte esplosione, il che li ha spinti ad allertare immediatamente i soccorsi. L'intervento iniziale dei vigili del fuoco ha evidenziato la presenza di una polvere esplosiva, presumibilmente posizionata da qualcuno, che ha causato una violenta fiammata. L'apparecchio che misura la velocità delle auto e scatta le foto è stato ridotto a rottami dall'esplosione, mentre un tombino di ghisa è saltato via dalla forza della deflagrazione. 

La tensione tra i residenti, per la presenza degli autovelox era palpabile anche nei giorni precedenti l'attacco. Mercoledì pomeriggio, una lunga fila di cittadini si era formata davanti alla sede della Polizia locale di Cadoneghe per consegnare i moduli di comunicazione dei dati dei conducenti relativi alle multe rilevate dagli autovelox installati in giugno lungo la sr 307 del Santo. Molti erano convinti di poter viaggiare a 70 chilometri all'ora invece dei 50 segnalati dagli autovelox, il che ha portato a numerose sanzioni che, nonostante il malcontento, mirano a promuovere una maggiore sicurezza stradale.

Episodi simili si registrano da tempo in Polesine, dove negli ultimi mesi sono stati abbattuti ben quattro velox fissi: due volte quello di Bosaro, quindi quello di Giacciano con Baruchella e infine quello di Mazzorno Destro.

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