VOCE
economia
14.08.2023 - 09:15
Le famiglie polesane sono fra le meno indebitate del Veneto. Ogni nucleo polesano, infatti, presenta un’esposizione con le banche, che in media è di 19.026 euro. Le altre province venete, a parte Belluno, presentano indebitamenti medi superiori. In Polesine però l’incremento in un anno è stato del 2,2%. Nel 20121 l’ammontare dei debiti delle famiglie polesane raggiungeva i 1.900 milioni di euro, nel 2022 i milioni sono diventati 1.941
Al 31 dicembre 2022 l’importo medio dell’indebitamento per nucleo famigliare presente in Veneto è salito a 24.911 euro. Complessivamente lo stock dei debiti bancari in capo a tutte le famiglie della nostra regione si è attestato sul livello record di 52,5 miliardi di euro ed è aumentato del 3,7 per cento rispetto al 2021.
Sempre in termini assoluti, per indebitamento per famiglia siamo a livello nazionale al sesto posto: dopo Lombardia, Trentino Alto Adige, Lazio, Toscana ed Emilia Romagna. In coda ci sono Calabria e Basilicata. Media nazionale di 22.710 euro di debiti per famiglia. mentre quella veneta è di 24.911 euro. L’ammontare dei debiti delle famiglie venete nel 2021 era di 50.666 milioni di euro. Nel 2022 52.550 milioni.
A livello provinciale, invece, la situazione più “critica” si è verificata a Padova; il “rosso” in banca medio ammonta a 27.820 euro (+5,4 per cento rispetto al 2021). Seguono Treviso con 25.639 (+3,3 per cento), Venezia con 25.092 (+2,6 per cento), Verona con 25.084 (+4,3 per cento), Vicenza con 23.891 euro (+3,3 per cento), Rovigo con 19.026 (+2,2 per cento) e Belluno con 18.544 euro (+2,2 per cento).
A darne conto è l’Ufficio studi della Cgia che a seguito di questi risultati paventa un altro rischio: la recrudescenza dell’usura. Sebbene in Veneto il numero delle denunce alle forze dell’ordine di questo reato sia pari a una dozzina all’anno, non è da escludere che l’incremento dei debiti delle famiglie spinga più di qualcuno a rivolgersi agli usurai che, da sempre, sono più “disponibili” di chiunque altro ad aiutare chi si trova a corto di liquidità, soprattutto nei momenti economicamente più difficili. E’ noto a tutti che l’usura è un fenomeno “carsico”: difficilmente chi è caduto nella rete degli strozzini si rivolge alle forze dell’ordine. Le vittime, molto spesso, sono minacciate ed hanno paura per la propria incolumità fisica e per quella dei propri cari. Chi rivuole i propri soldi, infatti, non si fa alcun scrupolo; non solo applica nel giro di qualche mese tassi di interesse spaventosi, ma è disposto a qualsiasi cosa pur di recuperare quanto prestato, anche attraverso il ricorso alle maniere forti.
Sebbene lo stock dei debiti sia in aumento a causa dell’inflazione, dell’incremento del costo dei mutui e dell’impennata delle bollette che hanno segnato negativamente gran parte dell’anno scorso, la situazione è critica, ma ancora sotto controllo. E’ probabile che l’incremento dei debiti sia in parte riconducibile alla forte ripresa economica avvenuta nel biennio 2021-2022. Anche in Veneto, le aree provinciali più esposte economicamente, infatti, sono quelle che presentano i livelli di reddito più elevati. Sicuramente in queste realtà tra gli indebitati ci sono anche nuclei appartenenti alle fasce sociali più deboli.
Tuttavia, il maggiore indebitamento di questi territori potrebbe essere riconducibile ai significativi investimenti avvenuti negli anni scorsi nel settore immobiliare che, ovviamente, sono in massima parte ascrivibili alle famiglie con un buon tenore di vita. Va ricordato che la maggiore incidenza del debito sul reddito si registra nelle famiglie economicamente più vulnerabili, ovvero in quelle a rischio povertà ed esclusione sociale. I dati dell’Istat ci dicono, inoltre, che le crisi che si sono succedute dal 2008 in poi hanno aumentato il numero dei nuclei familiari in difficoltà economica, visto che gli effetti di questi choc economici hanno aumentato il divario tra poveri e ricchi.
Commenti all'articolo
frank1
14 Agosto 2023 - 09:50
e le banche ringraziano!! interesi alle stelle..grazie alla banca centrale europea..che ne frega degli impegni delle famiglie e aziende italiane.ottima Giorgia che ha tassato del 40% gli interoiti delle banche usuraie...prima ti svuotano il conto..poi ti danno un premietto ridiclo..che abbiamo pagato 100 volte
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