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SCOPERTA NEL PO

Forse è il pescegatto il nemico del granchio blu

In alcuni esemplari della variante americana trovate chele del crostaceo "invasore"

Forse è il pescegatto il nemico del granchio blu

Lungo il Po è guerra tra specie alloctone. Continuano a susseguirsi notizie di avvistamenti e catture del famigerato granchio blu anche lungo l’asta del Grande Fiume che attraversa l’Altopolesine fino al mantovano. Sono oramai quotidiane le immagini postate dai numerosi pescatori della zona, che immortalano il crostaceo pescato nei modi più disparati.

Si parla già di invasione anche lungo il Po dove pare sia risalito grazie al cuneo salino arrivato, a causa della siccità, anche a parecchi chilometri dal nostro delta. Non è certo l’unica specie ad essersi insediata in questo territorio e ad aver messo a dura prova l’ecosistema fluviale. Una ventina di anni fa, a preoccupare era il gambero killer della Louisiana, poi il siluro e, infine, il pesce gatto puntato americano che sta letteralmente prendendo possesso delle acque del Po.

Simile al pesce gatto classico, quest’ultimo non ha predatori se non il siluro ma, grazie alle spine anteriori che non può ritirare e che si riescono a piegare con difficoltà solo attraverso l’utilizzo di una pinza, una volta ingerito dal mostro del Po, gli riesce a provocare ferite interne che ne provocherebbero addirittura la morte. Nei giorni scorsi, però, alcuni pescatori altopolesani, dopo aver catturato un esemplare di pesce gatto puntato del peso di circa 300 grammi, hanno trovato all’interno del suo stomaco, alcune chele di granchio blu.

Che possa essere il “nuovo” pesce gatto un possibile predatore di questo “nuovo” terribile crostaceo? Dopo aver condiviso la fotografia di questo ritrovamento sui vari social, molti sono stati i pescatori che hanno raccontato di aver trovato pezzi di granchio blu nello stomaco di questi pesci. A smorzare l’entusiasmo, ci ha però pensato Libero, uno dei maggiori conoscitori e frequentatori del grande fiume in altopolesine.

“Su molti barconi in questo periodo va di moda cucinare il granchio blu e, spesso se non sempre, le chele vengono poi gettate in acqua – spiega – probabilmente il pesce gatto, che è molto ghiotto e vorace, se le trova, non disdegna di trasformarle in un lauto pranzetto. Oppure – continua Libero – potrebbe anche trattarsi del fatto che qualche siluro o qualche pesce gatto di grosse dimensioni, abbia anche cercato di cacciarlo e nel combattimento il granchio potrebbe aver perso le chele che, in effetti, pure essendo molto potenti, si staccano dal corpo con una certa facilità".

"Non credo che la soluzione per sterminare il granchio nel Po, possano essere i pesci gatto – conclude – piuttosto confido sulla voracità di qualche grosso siluro che comunque non basterà certo per risolvere il problema”. Ricapitolando: il siluro non ha predatori se non qualche pescatore, magari proveniente dall’est Europa; il granchio blu non ha predatori, se non qualche polesano dal palato fine e dalla buona forchetta; il pesce gatto non ha predatori di nessun tipo. Una guerra, quella che si sta combattendo nelle acque del Po tra le ultime specie alloctone che si sono ambientate perfettamente, che sembra proprio non avere vincitori ma solo un grande sconfitto: Il nostro Po. Il fiume più grande e prestigioso d’Italia, che forse non siamo mai riusciti a valorizzare e a rispettare come avremmo dovuto. Chi è causa del suo mal…  

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Commenti all'articolo

  • frank1

    17 Agosto 2023 - 15:46

    xhissaì gli animalisti che ne penseranno..nel dubbio,portiamlo i granchi blu nelle loro vasche da bagno

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