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VENETO

Scuolabus a rischio, interviene il sindaco: lo paga di tasca sua

Determinante anche la decisione delle famiglie di acconsentire a un aumento della retta

Scuolabus, la giunta torna indietro

Nel giro di poche settimane, una situazione che sembrava priva di soluzioni si è trasformata in un successo tangibile per la comunità locale di Villaverla, nel Vicentino. Meno di un mese fa, l'attivazione del servizio di trasporto scolastico sembrava minacciata dalla scarsa affluenza di studenti iscritti. Tuttavia, una decisione audace e la collaborazione senza  tra le famiglie e il sindaco hanno portato a un ribaltamento di questa situazione apparentemente incolmabile.

Con il numero esiguo di iscrizioni al servizio di trasporto scolastico, il suo futuro sembrava appeso a un filo sottile. La prospettiva di non poter attivare il servizio all'inizio dell'anno scolastico sembrava inevitabile. Ma contro ogni previsione, la giunta comunale ha preso una decisione che ha stupito molti: ha emesso una delibera di variazione urgente al bilancio di previsione per garantire la continuità del servizio.

Questo cambiamento di rotta è stato guidato dall'impegno dimostrato dalle famiglie dei 29 studenti iscritti al servizio. La disponibilità a pagare una retta maggiorata al fine di garantire il passaggio del bus è stata evidente. In risposta a questa dimostrazione di fiducia nel servizio, l'amministrazione comunale ha agito con celerità per colmare la quota mancante necessaria per il funzionamento del servizio. L'importo, pari a circa 3.350 euro, è stato prelevato dall'indennità del sindaco, dimostrando la volontà di prioritizzare le esigenze degli studenti e delle loro famiglie.

L'approccio dell'amministrazione non si è limitato a una mera erogazione di fondi. Il sindaco Enrico De Peron ha elogiato lo sforzo delle famiglie nell'affrontare un aumento della retta del 55% rispetto all'anno precedente. Questa scelta, oltre a premiare il loro impegno, ha contribuito a livellare le tariffe con quelle dei Comuni vicini. Il sindaco e gli assessori hanno fatto un passo ulteriore, decidendo di contribuire personalmente finanziando una parte della quota mancante. Questo impegno è stato dettato dal regolamento che richiede il raggiungimento del 30% del costo totale del servizio da parte dell'amministrazione.

È importante sottolineare che il costo complessivo del servizio di trasporto scolastico ammonta a circa 40.000 euro all'anno. Di questa somma, quasi un terzo è a carico delle famiglie, mentre la restante parte è coperta dal bilancio comunale. Il sindaco ha spiegato che, date le risorse limitate disponibili, l'opzione migliore per attivare il servizio è stata quella di prelevare i fondi dall'indennità del sindaco stesso. Questo ha evitato la sospensione di un servizio che ha svolto un ruolo cruciale nella vita della comunità per anni.

L'assessora all'istruzione Sara Schizzarotto ha chiarito che la decisione di mettere in pausa il servizio di trasporto scolastico era stata sollevata già a giugno. Il calo delle iscrizioni, attribuito all'uscita delle scuole medie di 84 alunni e all'ingresso alle scuole primarie di soli 35 bambini, ha reso necessario affrontare il problema. Attraverso un ampio dialogo con le famiglie, è stato raggiunto un consenso sulla necessità di adeguare le tariffe. L'integrazione della quota mancante, prelevata dall'indennità del sindaco, ha rappresentato la soluzione vincente.

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Commenti all'articolo

  • frank1

    18 Agosto 2023 - 10:01

    cominciamo a fa rpagare chi fruisce del servizio..maq non scuce un cent....er le mense e i libri..iden..con patate

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