"Minacciata perché non voglio il libro di Vannacci in negozio"

La libraia Clara Abatangelo, titolare della libreria Ubik di Castelfranco Veneto, si trova al centro di una tempesta mediatica e controversia dopo aver esposto un cartello nella sua vetrina che invita i clienti a non chiedere il libro "Il mondo al contrario" di Roberto Vannacci. L'atto apparentemente innocuo ha scatenato una serie di reazioni violente, minacce e insulti, portando la libraia a prendere una posizione decisa.

Le minacce e gli insulti rivolti a Clara Abatangelo sono giunti anche attraverso commenti offensivi sulla sua pagina social, gettando luce sulla crescente polarizzazione in tema di opinioni e libertà di espressione. La stessa Abatangelo ha deciso di non rimanere in silenzio, denunciando l'intero episodio attraverso le pagine del Gazzettino di Treviso. La libraia ha reso noto che intende intraprendere azioni legali contro gli autori delle minacce, avvalendosi di uno studio legale bolognese che sostiene la campagna "Chi odia paga".

"Non so se le minacce siano credibili. Quel che è certo è che una libraia non dovrebbe aver paura di andare al lavoro o sentirsi costretta a guardare se i bar sono aperti prima di uscire. Il tutto mentre le istituzioni rimangono sostanzialmente in silenzio", ha dichiarato Abatangelo. Il suo coraggio nell'affrontare la situazione con determinazione evidenzia il bisogno di una riflessione più ampia sulla tutela della libertà di espressione e sul ruolo delle istituzioni nella gestione di controversie di questo genere.

Il libro al centro della controversia, "Il mondo al contrario", ha generato un dibattito nazionale e ha persino causato un cambio di incarico per l'autore, Roberto Vannacci. Nonostante le reazioni infuocate, Vannacci ha difeso con fermezza il contenuto del suo saggio.