VOCE
IL PERSONAGGIO
28.08.2023 - 10:36
“Quando entri a Parigi tra due ali di folla che ti applaude, ti dimentichi di tutta la fatica e ti senti come se avessi appena vinto il Tour de France”. Oscar Tosini sorride: alla vigilia del 78esimo compleanno ha appena “messo nel sacco” la terza Olimpiade (dei dilettanti) della sua vita, coprendo gli oltre 1.100 chilometri che vanno da Parigi e Brest e ritorno, fermando il cronometro a 88 ore e 6 minuti. “E cinque secondi - aggiunge con un sorriso - contando anche le due ore che sono dovuto stare fermo dal meccanico per una rottura del cambio, e che la giuria voleva abbonarmi”. In pratica, la sua corsa è durata 86 ore. “Non male, vista l’età. Certo, quattro anni fa ci ho impiegato meno tempo. Ma in una corsa del genere non è importante: l’importante è arrivare al traguardo”.
Il percorso di avvicinamento alla Parigi-Brest-Parigi è iniziato già lo scorso anno, con le (massacranti) gare di qualificazione. “Poi negli ultimi 8 mesi l’allenamento duro vero e proprio. Mi sono affidato a una dietologa, che mi ha aiutato a mantenere il mio peso di 65 chili aumentando però la massa muscolare, e a un cardiologo che mi ha consigliato di non andare mai oltre la soglia dei 150 battiti al minuto”.
Consigli preziosi. “Ho mantenuto una media di 120-130 battiti per tutta la corsa: non ho mai sforzato, sono andato piano, se vogliamo dire così. Ma ho visto corridori, anche molto più giovani di me, ritirarsi dopo i primi 400 chilometri fatti a tutta. In questo - racconta Oscar, appena tornato a Bosaro dopo la settimana passata in Francia - mi ha aiutato molto l’esperienza delle altre due partecipazioni: la prima volta, nel 2015 avevo affrontato la corsa alla garibaldina, andando forte in salita e prue in discesa, senza tenere sotto controllo lo sforzo. Quattro anni dopo, forte di questa esperienza, ho fatto un tempo migliore nonostante l’età più avanzata. Stavolta è andato tutto bene”.
Certo, non sono mancati i momenti di scoramento. “Ma una corsa come questa si porta a termine con la testa, non con le gambe. Quando le gambe non giravano più mi ripetevo di non mollare, perché c’era la mia famiglia che mi aspettava e gli amici che credevano in me: non potevo certo deluderli. E così sono arrivato al traguardo”. A seguirlo a distanza, sulle strade francesi, i fratelli Venerino e Palmiro Franco, partiti assieme a lui. Per quella che è stata davvero un’esperienza incredibile. “Per i francesi questa gara è una grande festa di popolo. Le strade sono piene di gente, a tutte le ore, ti incitano, fanno il tifo e i bambini ti aspettano per darti il ‘cinque’: noi italiani, grazie all’associazione Audax Italia, avevamo le borracce azzurre da regalare ai più piccoli. Una gioia. E poi le famiglie aprono le porte delle case, offrono acqua e caffè. In Normandia ho dormito un paio d’ore in una brandina messa a disposizione da una famiglia. Quando mi sono svegliato, alle 4 della notte, per ripartire, si erano addormentati e non ho neanche potuto salutarli”. In tutto, da domenica alle 19 quando è partito all’arrivo, giovedì mattina, Oscar si è fermato tre volte, “per non più di quattro ore. Ho preferito pedalare di notte anche per evitare il caldo del giorno, ma devo dire che il meteo è stato clemente: anche il famoso sbalzo termico della Normandia non c’è stato, e di notte c’erano 16 gradi. Si pedalava con piacere”.
Sulle strade di Francia, Oscar ha vestito la maglia azzurra della nazionale alternandola a quella storica della Bosaro Emic, la società ciclistica del suo paese. “E’ un altro tassello che aggiungo alla mia vita ciclistica”, racconta. E guarda avanti: “Alla mia età faccio sempre più fatica a recuperare dopo una corsa del genere. La prossima impresa? La Parigi-Brest-Parigi del 2027 mi affascina ma non so se la farò. Anche se portarla a termine a 82 anni diventerebbe un record davvero difficile da battere”. Un sorriso che vale più di mille parole.
La Voce nuova | Direttore responsabile: Alberto Garbellini
Editrice Editoriale la Voce Soc. Coop. | Piazza Garibaldi, 17 - 45100 Rovigo Telefono 0425 200 282 - Fax 0425 422584 - email: redazione.ro@lavoce-nuova.it
Per la tua pubbicita' su questo sito: commerciale.ro@lavoce-nuova.it
Editrice: Editoriale La Voce Società Cooperativa. “La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo.” Redazione: piazza Garibaldi 17, 45100, Rovigo tel. 0425 200282 e:mail: redazione.ro@lavoce-nuova.it sito: www.lavocedirovigo.it
Pubblicità locale: Editoriale La Voce Soc. Coop. Divisione commerciale Piazza Garibaldi 17 - 45100 Rovigo - Tel. 0425 200282. Pubblicità Nazionale: MANZONI & C. S.p.A. Via Nervesa, 21 - 20139 Milano - Tel. 02 574941 www.manzoniadvertising.com Stampa: Tipre srl Luogo di stampa: via Canton Santo 5 Borsano di Busto Arsizio. POSTE ITALIANE S.P.A. - Sped. in Abb. Post. - D.L. 353/2003
(conv. in L. 27/02/2004, n.46) art. 1, comma 1, DCB (Ro). Testata registrata “La Voce Nuova” Registrazione del Tribunale di Rovigo n. 11/2000 del 09/08/2000.
Testata aderente all’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria www.iap.it. Iscrizione al ROC n. 23289. Associata FILE